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Cronaca & Attualità

Adunata degli alpini, fondi ai Comuni per migliorare l’ospitalità

Emendamento alla legge di stabilità per concedere ai Comuni contributi nella misura massima di 20 mila euro ciascuno per la realizzazione e gestione di aree temporanee, per la sosta di caravan e camping, dotate di idonei servizi igienico-sanitari

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UDINE – A cinque mesi dalla 94esima Adunata nazionale degli Alpini, in programma a Udine, la fase organizzativa entra nel vivo, anche per quanto riguarda il progetto della cosiddetta “accoglienza diffusa”, pensato dagli organizzatori per non congestionare troppo la città e, allo stesso tempo coinvolgere i Gruppi Alpini presenti nei Comuni limitrofi al capoluogo, invitandoli a ospitare una parte di partecipanti. Proprio per favorire questo tipo di accoglienza, il gruppo consiliare regionale di Progetto Fvg per una Regione Speciale/AR, primo firmatario il consigliere, Edy Morandini con i colleghi del gruppo, Mauro Di Bert e Giuseppe Sibau, ha presentato un emendamento alla legge di stabilità, approvato nella seduta di mercoledì e tra l’altro sostenuto in maniera trasversale dall’aula, per concedere ai Comuni contributi nella misura massima di 20 mila euro ciascuno, per la realizzazione e gestione di aree temporanee, per la sosta di caravan e camping, dotate di idonei servizi igienico-sanitari.

«L’ultima volta che l’evento si è svolto a Udine, nel 1996, sono state registrate circa 500 mila presenze, secondo gli organizzatori a maggio 2023 si andrà sicuramente oltre. Farci trovare pronti ad accogliere una simile moltitudine di ospiti diventa fondamentale, per l’immagine della nostra regione e per quel senso di ospitalità che ci è proprio», commenta il consigliere Morandini. «Con l’emendamento che abbiamo presentato – aggiunge – si intende fornire un servizio alle migliaia di Alpini che arriveranno nella nostra Regione in occasione dell’Adunata nazionale, considerando anche le ricadute in termini economici che una presenza di massa simile potrà avere per i nostri territori». La creazione di queste aree temporanee di sosta andrà concordata con gli organizzatori della manifestazione e i Comuni potranno anche delegarne la realizzazione e gestione ad associazioni ed enti del territorio, senza scopo di lucro.

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