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Cronaca & Attualità

Adunata degli alpini, sabato ricco di eventi. Si chiude domenica con la grande sfilata

In mattinata il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha ospitato l’incontro tra i vertici dell’Associazione con le Sezioni all’estero

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UDINE – Nubi e pioggia non hanno scoraggiato gli alpini che a Udine hanno vissuto la seconda giornata della 94ª Adunata, aperta dal lancio dei paracadutisti dell’Esercito, atterrati al Castello di Udine, sul piazzale della Patria del Friuli, in omaggio all’Adunata e alla regione che ospita i reparti della brigata alpina Julia.
In mattinata il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha ospitato l’incontro tra i vertici dell’Associazione con le Sezioni all’estero, la Federazione Internazionale dei Soldati di Montagna (Ifms) e i militari stranieri. Dall’America all’Australia, dall’Africa all’Europa gli alpini che vivono all’estero si incontrano all’Adunata e questa è stata l’occasione per dar loro il benvenuto. Il saluto delle amministrazioni locali è stato portato dal vicesindaco Alessandro Venanzi e dall’assessore alle Autonomie e della funzione pubblica della Regione Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti. Presenti anche il comandante delle Truppe Alpine, gen. C. A. Ignazio Gamba, il presidente della Sezione di Udine Dante Soravito de Franceschi e il delegato ANA alle Sezioni all’estero e vicepresidente nazionale Gianmario Gervasoni che insieme al presidente Ana Sebastiano Favero ha premiato le Sezioni ANA Argentina, Germania e Svizzera, mentre all’ultima nata all’estero, la Slovacchia, è stato consegnato ufficialmente il vessillo associativo.
“Essere qui con gli alpini all’estero è sempre qualcosa di particolare – ha detto Favero ricordando gli anni dell’infanzia vissuti in Australia, da emigrante, con la famiglia – perché siete un grande esempio di attaccamento alla terra natia, della capacità di stare insieme, di condividere e di aiutare il prossimo”.
La messa nella cattedrale Santa Maria Annunziata, presieduta dall’arcivescovo mons. Bruno Mazzocato, ha reso omaggio ai Caduti in guerra e in pace e idealmente a tutti gli alpini “andati avanti”, come si usa dire tra le penne nere.

Appuntamento clou della seconda giornata è stato il saluto del sindaco e di vertici Ana a tutte le autorità. In apertura il pubblico in teatro ha tributato un lungo applauso a Paola Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’intensa attività partigiana in Friuli durante la Seconda guerra mondiale.
Numerose le autorità intervenute alla serata. Il presidente della Sezione di Udine Soravito de Franceschi ha espresso gratitudine gli alpini e Udine per l’impegno nell’organizzazione che ha permesso di realizzare un’Adunata che è di tutto il Friuli.
Il sindaco Alberto Felice De Toni ha ringraziato anche l’amministrazione precedente che ha lavorato tanto per la manifestazione e ha esortato ad andare in visita alla Cittadella degli Alpini perché “lì c’è molto da imparare”.
Del rapporto simbiotico tra alpini in armi e in congedo ha parlato il comandante delle Truppe Alpine, gen. Ignazio Gamba che ha assicurato la prontezza e la disponibilità degli alpini in ogni frangente in cui sono chiamati ad operare.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante del Comando operativo di vertice interforze dello Stato maggiore della Difesa, ha sottolineato l’impegno attuale di circa 7.200 uomini e donne dell’Esercito in teatri esteri e ha salutato, in collegamento video, gli alpini in Ungheria e gli altri nostri militari impegnati in Libia, Kosovo, Iraq-Kurdistan.
Rimarcando di essere alpino il vicepresidente della Regione, Mario Anzil, ha ricordato che “l’alpino e l’amore per la sua terra sono sempre quelli e sono questi i sentimenti a cui i giovani devono guardare sempre per seguirne l’esempio”.

“Vengo da una famiglia alpina al 110%!” ha ricordato il ministro Luca Ciriani e ha ringraziato gli alpini per la distesa di Tricolori e per la marea verde che invade le strade. “Non si può distinguere storia e carattere dei friulani dalle caratteristiche degli alpini, che hanno fatto la storia del Friuli e che si sono distinti in particolare nelle drammatiche circostanze del terremoto del 1976. Gli alpini sono lontani dalla retorica e abituati a lavorare. Grazie per l’invasione fraterna. Il Friuli ringrazia e non dimentica”, ha concluso.
Il presidente Ana Sebastiano Favero nel suo intervento ha ricordato le parole pronunciate dall’arcivescovo in chiesa, questo pomeriggio: “Gli alpini sono la speranza come il loro colore verde”. Ha quindi ringraziato il Consiglio Direttivo dell’Associazione e i 4.400 sodalizi Ana sparsi in Italia e nel mondo. “Noi guardiamo avanti, ai giovani, perché non dobbiamo perdere la nostra identità” ha detto e si è soffermato sul progetto Campi scuola Ana per i ragazzi dai 16 ai 25 anni, auspicando che il Parlamento trovi il modo di coinvolgere maggiormente proprio i giovani.
Si è quindi proceduto, in conclusione, alla consegna degli assegni solidali dell’importo di decine di migliaia di euro che ogni anno l’Associazione Nazionale Alpini dona ad enti e associazioni del territorio.

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