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Prima assemblea del Pd della provincia di Udine con il neo presidente Braidotti

La segretaria Fvg: «La vittoria a Udine ha dato speranza a tutta la regione»

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UDINE – “Non c’è sviluppo della Regione senza progresso del Friuli, non c’è ‘sistema regione’ e non c’è prospettiva, anche nelle relazioni economiche con l’Ue, se questo territorio non dispiega tutte le sue potenzialità, se non viene valorizzato il fattore della comunità che Braidotti ha messo al centro del suo programma. Solo rafforzando le relazioni territoriali anche tra di noi, trasformandole in obiettivi e azioni politiche, potremo condividere e offrire un progetto di alternativa che riguardi tutta la regione. Vi chiedo di aiutarmi a farlo nel migliore dei modi, perché sarà un mio impegno”. Lo ha detto a Pasian di Prato la segretaria del Pd Fvg Caterina Conti, intervenendo alla prima assemblea del Pd provinciale friulano guidato dal nuovo segretario Luca Braidotti. “Sono felice – ha continuato la segretaria dem – di essere in un territorio che ha saputo esprimere lungimiranza politica, tenacia, capacità di fare squadra superando attriti. Diciamocelo – ha esclamato – la vittoria di Udine ha dato fiato e speranza a tutta la regione. A Udine il centrodestra ha messo tutto quello che aveva meno quello che serviva, ha deluso i cittadini e il Pd ha saputo prendere l’iniziativa e rilanciare”.
Riferendosi alle prossime elezioni amministrative, Conti ha detto che “ci servono alleanze larghe, ma soprattutto ci servono le alleanze giuste, intorno agli obiettivi senza calare nulla dall’alto” precisando che “dobbiamo ampliare il nostro raggio di azione, regalare un sogno tangibile, proporre una prospettiva di territorio, mettendo in campo una nuova modalità partecipativa”. Questo, ha concluso “è un territorio dalla forte identità e dalla grande cultura”.

“Un nuovo modo di pensare al Friuli come comunità di territori diversi, portatori di storie, vocazioni e identità uniche ma fra loro complementari. Su questo piano potremo trovare ascolto e confronto con molte realtà che ambiscono a rappresentare una parte del nostro territorio. Ci baseremo su quattro assi principali: economia, salute, ambiente e comunità locali”. È l’obiettivo indicato dal segretario provinciale del Pd Luca Braidotti, nella sua relazione alla prima assemblea post congressuale. Rivolto un ringraziamento particolare al segretario uscente Roberto Pascolat e ricordata, tra gli applausi, l’esperienza politica condivisa con Andrea Simone Lerussi, il segretario ha preso l’avvio dalla “crisi della capacità di sviluppare relazioni che hanno a lungo garantito al Friuli guide politiche, sociali e morali salde e con visioni regionali forti”, registrando “la perdita di una capacità unitaria e l’illusione di un fasin di bessoi declinato a livelli territoriali sempre più ristretti” che non si recupera “immaginando complotti o cercando nemici esterni da incolpare per le nostre manchevolezze”.
Spaziando dalle crisi internazionali segnate “da un attacco alle democrazie che non ha precedenti nel recente passato” a un “contesto socioeconomico definito da tendenze negative” quali lo “spopolamento delle aree interne non solo montane, il calo demografico che mette a rischio lo stato sociale come lo abbiamo conosciuto”, Braidotti si è soffermato sulla sanità. Precisando che “non ce la caveremo solo sventolando la bandiera della sanità pubblica”, il segretario ha attaccato l’assessore Riccardi “dalle cui parole traspare la tentazione di dare la colpa ai cittadini per le molte cose che non funzionano nel nostro sistema sanitario”, dopo aver attuato una “politica di progressivo depotenziamento delle strutture territoriali ad aver minato la fiducia dei cittadini verso quei presidi”.

Definite le province “come un nuovo strumento di centralismo regionale che mira a togliere competenze ai comuni e a istituire “nuovi centri di potere”, Braidotti ha chiesto “un cambio di rotta sui dipendenti pubblici a cui è necessario garantire opportunità di carriera e retribuzioni consone alle responsabilità che si devono assumere negli enti locali minori”.
Per il partito ha indicato la volontà di “mantenere una presenza capillare sul territorio” perché, ha concluso “i nostri circoli sono presidi preziosi che devono rimanere numerosi e diffusi per essere antenne della nostra società, non solo nelle grandi città ma anche nelle comunità più piccole”.
Su indicazione del segretario provinciale Braidotti, è stata eletta presidente dell’assemblea provinciale del Pd di Udine per acclamazione Simona Scarsini, già vicesindaco di Tolmezzo. “Una donna che ha una preziosa esperienza amministrativa alle spalle e che – ha detto Braidotti – rappresenta la montagna, un territorio su cui vogliamo investire e dove vogliamo tornare a radicarci con forza”. Nel suo breve saluto finale, Scarsini ha ringraziato il lavoro dei circoli e, rivolgendosi in particolare ai Giovani democratici, ha assicurato il suo impegno”.

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