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Giallo al contrario!

Il tenente Colombo protagonista della prima stagionale del Teatro Comunale di Gradisca con Analisi di un omicidio. Mramor: “una stagione è sempre una stagione di magia!”

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foto: Gianluca Ramazzotti e Nini Salerno in una scena di tenente Colombo: Analisi di un omicidio

GRADISCA D’ISONZO – Si alza il sipario e un marito esasperato uccide la ricca moglie sperando di farla franca, riceverne l’eredità e sposare l’amante. Ma, cosa succede… vi stiamo spoilerando già il finale?! Niente affatto, perché la prima scena del tenente Colombo (che tanti ricorderanno per la fortunata serie tv con il mitico Peter Falk) è sempre così: già, perchè lo spettatore viene messo immediatamente al corrente di chi sia il colpevole in quello che diventerà uno dei format più vincenti ed irripetibili della storia del teatro prima, della televisione poi. 

Una sceneggiatura che ha fatto scuola, dicevamo: nessuno come lui, nessuno prima di lui e soprattutto nessuno dopo di lui! Svelare l’assassino (o gli assassini) alla prima scena dopo aver caratterizzato i protagonisti con rapide pennellate sullo stile di Agatha Christie non l’aveva mai fatto nessuno. Tanto che forse non è corretto parlare di scuola giacché il modello non è replicabile, da tanto originale sia. E’ un po’ come se qualcuno adesso provasse a brevettare un brand di alta moda con due C contrapposte – una in positivo e l’altra in negativo – oppure un marchio automobilistico che adoperasse esclusivamente una particolare gradazione di rosso e che avesse come simbolo magari un cavallino rampante. No, non sarebbe di certo possibile. Ci sono già Chanel  e Ferrari, possono essere solamente Chanel e Ferrari. Per cui c’è già Colombo e con questi parametri ci può essere solo ed esclusivamente lui.

Alla prima della stagione teatrale portano i saluti il sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig e Walter Mramor, personaggio che certo non ha bisogno di grandi presentazione nel settore teatrale e che non cela nemmeno una certa soddisfazione perchè “una stagione teatrale è sempre una stagione di magia” com’egli afferma sciorinando la vastità della proposta che comprende commedia, spettacoli per i bimbi, la rassegna Innesti (qualità assicurata che gira su circuiti metropolitani) in sala Bergamas e naturalmente il giallo.

Ma torniamo a noi: i meno giovani si ricorderanno di quei telefilm, spesso in onda la domenica sera in orario pre cena, con connotazioni esclusive: la politica, non nel senso di partiti naturalmente, ma con una precisa accezione sociale laddove i ricchi, eleganti, raffinati, colti ed arrivati dell’alta borghesia californiana erano anche irrimediabilmente corrotti, marci e soprattutto colpevoli, contrapposti ad il trasandato detective che vive di valori semplici quali l’affetto della moglie, di un cane al quale non riesce neanche a dare il nome tanto è d’animo semplice ed in luogo di ostriche e Champagne predilige chili con carne. L’abilità con cui il nostro li smaschera quindi, riuscendo a penetrare nella loro psiche, è catartica in un finale sempre segnato nel tema ma mai nelle modalità e in quei dettagli che fanno sempre la differenza. Ma che la morale ci stia ben distante, perchè non si può certo dire che alla fine il bene vinca sul male, tanto che i protagonisti risultano sempre chi più chi meno colpevoli, soprattutto per il fatto di adottare un certo lifestyle.

E così, per la sapiente regia di Marcello Cotugno, Gianluca Ramazzotti, forse un po’ più impacciato e pasticcione (all’apparenza!) del tenente originale, Pietro Bontempo (applauditissimo!), Sara Ricci ed Emanuela Sardo, tengono col fiato sospeso (non per l’incertezza del colpevole, si diceva) il pubblico di Gradisca per quasi due ore in una scenografia artigianale e di pregevole fattura. Menzione a parte per Nini Salerno, “el vecio” de I gatti di Vicolo Miracoli – e anche qui tiriamo in ballo coloro che hanno i capelli bianchi – per la maestria di interpretare una parte se vogliamo secondaria trasmettendo sicurezza a compagni di scena e pubblico. Chapeau!

Psicodrammi, transfert, la gente che vede quello che crede di vedere, il principio di associazione, i camuffamenti, il jazz che fa da colonna sonora a sancire i confini tra le varie scene. Drink, sigari scadenti, sigarette di marca, golf, aeroporti, circoli esclusivi: essere affascinati dall’arte del possibile ed adottare la scelta più cinica, più conveniente, risolutiva, quella che ti darà il risultato più sicuro. Se non fosse per il tenente Colombo, s’intende.

E in agenda da segnalare – sempre produzione Artisti Associati – al Teatro Comunale di Cormons in data 14 novembre “Cetra… una volta” mentre a Gradisca, nella sopracitata Bergamas e per la rassegna Innesti l’appuntamento con Claudio Casadio protagonista ne “L’Oreste”’ il 9, 10 e 11 novembre alle 20.30.

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