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Cronaca & Attualità

Albero pericoloso abbattuto a Paderno: era stato attaccato da un fungo

In corso l’analisi sullo stato di salute di 4.000 alberi cittadini

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UDINE – Gli operatori comunali del verde hanno provveduto quest’oggi ad abbattere e rimuovere un platano ammalato e potenzialmente molto pericoloso per il rischio caduta, posizionato tra viale Vat e via Alessandria. L’albero, dell’altezza di venti metri circa, non dava segni esteriori di pericolosità. Ad un esame più attento è risultato come fosse stato colpito da un’ infezione, dovuta al proliferare di un fungo, tanto da comprometterne la stabilità.

Il controllo si è verificato perché una squadra comunale stava lavorando nei pressi della pianta e si è provvidenzialmente accorta di alcuni sintomi dell’infezione pregressa presenti sul tronco della pianta e occultati alla vista. Si è quindi deciso di intervenire immediatamente: la squadra degli operai del verde, con il supporto di una ditta esterna, ha iniziato a tagliare i rami e poi il tronco del grande platano, mentre la Polizia Locale ha provveduto a deviare il traffico. A lavoro finito gli effetti del fungo sul tronco sono risultati impressionanti: l’albero, in gran parte cavo, era tenuto in piedi da un sottile strato di legno ancora vivo, solo per metà tronco. Il rischio caduta era quindi quanto mai fondato.

“Ringrazio la solerzia delle squadre comunali del Verde Pubblico, che sono riuscite a intervenire tempestivamente” spiega l’assessore Ivano Marchiol. “I tecnici mi hanno raccontato che in rare occasioni hanno riscontrato situazioni come questa, dove un albero risulta completamente compromesso senza fornire segnali esterni facilmente riconoscibili. Purtroppo non possiamo escludere che sui 24.000 alberi del nostro patrimonio arboreo non ci siano casi simili, per questo abbiamo deciso di intervenire in maniera massiccia con un censimento che possa darci un quadro completo sullo stato di salute degli alberi cittadini”.

“Al momento è operativa una squadra di circa 10 persone che si occupa di controllare lo stato di circa 4.000 piante cittadine e operano una classificazione secondo un sistema internazionale, utilizzando al bisogno anche strumenti tecnici come la tomografia. In questo modo sappiamo quali piante sono a rischio e possiamo pianificare controlli più frequenti. Si tratta di una attività fondamentale per monitorare la sicurezza in città, altri capoluoghi come Trieste e Gorizia si sono già mossi in questa direzione, noi partiamo ora. Nei prossimi tre anni vogliamo intervenire allo stesso modo per tutti gli altri alberi che prospettano sulle strade”.

L’amministrazione ha provveduto anche a mettere in sicurezza gli ippocastani di Piazza Primo Maggio, legando le quindici piante con dei tiranti per consolidamento, in attesa dei risultati delle analisi strumentali in corso.

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