Seguici su

Cronaca & Attualità

Individuato dalla Polizia il tifoso razzista: denuncia e Daspo di 5 anni per lui

Dura la reazione dell’Udinese Calcio: “Sarà bandito a vita dal nostro stadio”

Avatar

Pubblicato

il

UDINE – La Polizia di Stato di Udine, nel corso degli approfondimenti investigativi conseguenti agli episodi di razzismo verso il portiere del Milan Maignan, grazie al supporto del sofisticato impianto di vide-sorveglianza presente presso lo stadio Friuli, ha individuato un primo soggetto indiziato di avere proferito invettive a sfondo razzista: “negro di merda” ripetuto per dodici volte. L’uomo, quarantaseienne della provincia di Udine, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato deferito in stato di libertà’ alla Procura della Repubblica di Udine che sta coordinando le attività di indagine. Contestualmente il questore della provincia di Udine ha emesso nei suoi confronti un Daspo per la durata di cinque anni. Le attività investigative proseguono al fine di identificare eventuali ulteriori soggetti responsabili di atti di discriminazione razziale.

A tale proposito l’Udinese Calcio comunica, a valle dell’individuazione del primo responsabile dei deplorevoli insulti razzisti a Maignan, che il soggetto in questione sarà, a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato.
La società conferma il suo impegno contro il razzismo e ritiene fondamentale l’applicazione di misure forti per mandare un concreto messaggio contro le discriminazioni, non solo nel calcio, ma nella società.
Il Club tempestivamente, già da sabato sera, ha lavorato in stretta collaborazione con le autorità mettendo a disposizione tutte le sue telecamere e la strumentazione d’avanguardia di cui è dotato il Bluenergy Stadium al fine di dare un riscontro rapido alle indagini ancora in corso.

L’Udinese ringrazia la questura di Udine per la collaborazione e conferma la sua fermezza nel colpire i responsabili degli insulti che infangano l’etica sportiva del club, della regione, della città di Udine e di una tifoseria che, da sempre, sono un modello di integrazione e rispetto.

Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

You must be logged in to post a comment Login

Tu cosa ne pensi?