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Cronaca & Attualità

Il “Grande Sceicco” di Trieste: rivelazioni dall’indagine su immigrazione e riciclaggio

Operazione Caronte: svelata la rete criminale dell’hawala. Ottantasette pagine di dettagli svelano connessioni internazionali tra Italia, Turchia e Grecia. Il ‘Grande Sceicco’ e la sua cellula: il nodo criminale a Trieste. Traffico di denaro e favoritismo all’immigrazione clandestina: la mappa intricata delle accuse

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Immigrazione illegale
Immigrazione illegale (© Depositphotos)

TRIESTE – Ottantasette pagine di dettagli nell’ordinanza di custodia cautelare, una mappa intricata di connessioni criminali emerge dalle indagini condotte dalla magistratura calabrese. 33 individui sotto accusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e riciclaggio di denaro. L’indagine, protrattasi per anni, ha svelato una catena criminale operante tramite l’hawala, un sistema di trasferimento di denaro internazionale basato su codici e collegamenti tra Italia, Turchia e Grecia. A Trieste, emerge la figura centrale di questa rete criminale, definito il principale “hawalar” in Italia.

Il “Grande Sceicco”, trafficante esperto

Il quarantasettenne iracheno, Mustafa Omar Mohammed Ali, noto come “Grande Scheiks”, è uno dei tre individui che costituivano la cellula criminale smantellata dall’operazione “Caronte”. Vent’anni di esperienza nella gestione di transazioni illecite lo pongono come figura chiave. Il suo coinvolgimento risale a oltre 15 anni fa, come riportato nelle intercettazioni dell’ordinanza. Un linguaggio criptico viene impiegato per evitare l’individuazione.

Il “money transfer” di Largo Santorio

Tra gli indagati, una variegata composizione di nazionalità, con iracheni in testa alla lista. Un particolare rilevante è il ruolo di Ghazi Agha Muhammad, gestore di un money transfer a Largo Santorio, Trieste. Questo punto di trasferimento viene utilizzato per movimentare denaro anche verso l’estero, come dimostra un caso in cui il denaro viene ritirato a Nizza, in Francia.

Il braccio operativo e i pagamenti ai trafficanti

Azeez Balen, definito il “braccio operativo” dello sceicco, emerge nelle conversazioni intercettate. Responsabile di retribuire i trafficanti e garantire il proseguimento del viaggio ai migranti, Balen gestisce pagamenti che ammontano a quasi 43 mila euro in un periodo di pochi mesi.

“Prendi il bus 35, ti ho mandato gli ospiti”

In un dialogo rivelatore, lo sceicco indica ad Azeez di andare a prendere un gruppo di “ospiti”, utilizzando l’autobus numero 35. Questo dettaglio rivela la complessità delle operazioni, con i trafficanti residenti legalmente in Italia che organizzano il trasporto dei migranti attraverso varchi tra Italia e Slovenia.

Prestanome e destinatari

Un intricato giro d’affari coinvolge una serie di destinatari, tra cui Ivan Podrug, con trasferimenti di denaro che superano i 50 mila euro in singole transazioni. Prestanomi come Ahmed Bestoon Qadir Ahmed e Zeljko Oblizalo emergono nella lista degli indagati, rivelando una rete internazionale con ramificazioni fino all’Unione Europea.

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