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Cronaca & Attualità

Sabrina Pricl: «Continuare l’eredità ambientale di Maurizio Fermeglia»

Sabrina Pricl, erede di una passione, porta la scienza al servizio della natura nel suo nuovo ruolo di delegata del WWF per il Friuli Venezia Giulia, promettendo innovazione e continuità nell’impegno ambientale

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Logo WWF (© Depositphotos)

Sabrina Pricl, la nuova delegata del WWF Italia per il Friuli Venezia Giulia, emerge come una figura poliedrica, con radici profonde nell’ambito accademico e una fervida passione per la tutela dell’ambiente. Oltre alla sua carriera come professoressa di ingegneria chimica presso l’Università degli Studi di Trieste, Pricl riveste il ruolo di responsabile scientifica del laboratorio di biologia molecolare e nanotecnologie, dove coordina progetti di ricerca all’avanguardia in nanomedicina, sia a livello nazionale che internazionale.

La continuità nell’impegno: una nomina personale e significativa

La nomina di Sabrina Pricl come delegata regionale del WWF nasce da un contesto estremamente personale e carico di significato. Dopo la perdita del marito, Maurizio Fermeglia, che ha dedicato gran parte della sua vita alla causa ambientale come delegato regionale del WWF, Pricl sente il peso della responsabilità di proseguire il suo legato. Accettando questo incarico, non solo intende rendere omaggio alla memoria e all’impegno di Fermeglia, ma anche affermare il suo crescente interesse per la protezione dell’ambiente e della biodiversità. È una scelta intrisa di dedizione e passione, volta a mantenere viva l’eredità di una coppia che ha condiviso non solo la vita coniugale, ma anche un profondo impegno civile per la salvaguardia del territorio regionale.

Un nuovo approccio per il WWF Italia

L’arrivo di Pricl alla guida del WWF Italia nel Friuli Venezia Giulia porta con sé una ventata di innovazione scientifica. Il suo background in nanotecnologie offre un’opportunità senza precedenti per introdurre tecnologie avanzate nel monitoraggio e nella conservazione della biodiversità. L’idea di utilizzare sensori nanotecnologici per monitorare la salute degli habitat o rilevare inquinanti nell’aria e nell’acqua con una precisione senza precedenti promette di rivoluzionare le strategie di conservazione ambientale. Ma non è solo la tecnologia a guidare il suo impegno: Pricl è determinata anche a promuovere la consapevolezza sull’importanza della scienza e della tecnologia nella tutela dell’ambiente, attraverso iniziative educative e collaborazioni con enti pubblici e privati.

Dal recupero ambientale all’educazione

Le passioni di Pricl abbracciano una vasta gamma di tematiche ambientali, che spaziano dalla resilienza climatica all’educazione ambientale. Sebbene condivida con il defunto marito l’impegno per la sostenibilità e il recupero ambientale, la sua visione si estende anche all’importanza di coinvolgere attivamente le giovani generazioni nella conservazione della natura. L’educazione ambientale diventa così un obiettivo prioritario, un ponte tra la sua vocazione scientifica e un’impronta più diretta nella comunità.

Obiettivi a breve e lungo termine per il WWF nel Friuli Venezia Giulia

I piani per il WWF nel Friuli Venezia Giulia sotto la guida di Pricl sono ambiziosi e articolati. A breve termine, si prevede un rafforzamento delle iniziative locali per la tutela delle aree protette e una maggiore collaborazione con le istituzioni per promuovere politiche ambientali più efficaci. A lungo termine, l’obiettivo è stabilire una rete di monitoraggio ambientale avanzata e coinvolgere attivamente le comunità locali nella protezione della fauna selvatica. La sensibilizzazione e l’educazione ambientale rimangono al centro di tutte le iniziative, con l’obiettivo di creare una consapevolezza diffusa sull’importanza della conservazione della natura per le generazioni future.

In conclusione, Sabrina Pricl rappresenta una nuova era per il WWF nel Friuli Venezia Giulia, con una combinazione unica di competenze scientifiche, dedizione personale e visione ambiziosa per la conservazione dell’ambiente. La sua nomina non solo testimonia il rispetto per l’eredità lasciata dal marito, ma anche la volontà di aprire nuove frontiere nella lotta per la biodiversità e la sostenibilità nella regione.

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