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Economia & Lavoro

Transizione energetica e digitale, priorità del Friuli-Venezia Giulia

La Regione Friuli-Venezia Giulia punta su transizione energetica e digitale per il 2024. Con bandi per energie rinnovabili e idrogeno verde, regolamentazione dell’AI e progetti di nearshoring, la regione mira a un futuro sostenibile e innovativo

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Transizione energetica - Transizione energetica e digitale, priorità del Friuli-Venezia Giulia
Transizione energetica (© Depositphotos)

La Regione Friuli-Venezia Giulia ha individuato la transizione energetica e digitale come due pilastri fondamentali per il suo sviluppo futuro. Questa visione, in linea con il programma di lavoro della Commissione Europea per il 2024, è stata presentata recentemente dall’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini.

Un approccio concertativo e inclusivo

L’assessore ha sottolineato l’importanza per il Friuli-Venezia Giulia di un approccio non ideologico nella transizione energetica e digitale, puntando su una fase concertativa che coinvolga tutti i portatori di interesse, comprese imprese e associazioni di categoria. Questo metodo d’azione basato su concertazione e ascolto ha già dimostrato la sua efficacia negli ultimi sei anni, portando a risultati tangibili per cittadini e imprese.

Autoproduzione di energia, masterplan per i complessi produttivi degradati e filiera dell’idrogeno

Nel 2023, la Regione ha lanciato un bando da 70 milioni di euro per incentivare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, beneficiando circa mille imprese locali. Sulla scia di questo successo, la recente manovra di stabilità ha stanziato i primi 5 milioni di euro per un nuovo bando. Questo canale contributivo sarà alimentato da fondi interamente regionali, con un regolamento semplificato per ridurre la burocrazia.

La Regione FVG ha avviato una fase ricognitiva su larga scala per il Masterplan dei complessi produttivi degradati, estendendo il progetto a tutto il territorio regionale. Questa iniziativa mira a rigenerare le aree produttive in disuso, favorendo uno sviluppo sostenibile e innovativo.

Tra i settori prioritari individuati dalla Commissione Europea, il Friuli-Venezia Giulia ha scelto di investire nella filiera dell’idrogeno. Un bando da 14 milioni di euro è stato destinato alla produzione di idrogeno verde, promuovendo l’adozione di energie rinnovabili a basse emissioni e migliorando l’efficienza e l’autonomia energetica della regione.

Regolamentazione dell’intelligenza artificiale

L’assessore ha inoltre auspicato una regolamentazione adeguata dell’intelligenza artificiale, garantendo la sua accessibilità a tutte le imprese per evitare disuguaglianze competitive. Questo è in linea con i principi di competitività e ricerca promossi dalla Commissione Europea.

Nearshoring e accorciamento delle catene del valore

La Regione sta puntando sul nearshoring e sull’accorciamento delle catene del valore, mirato a produrre energia e materie prime essenziali all’interno dell’Unione Europea. Questo approccio è cruciale per il settore tecnologico, riducendo la dipendenza da forniture esterne e migliorando la resilienza economica.

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