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Suxen: dove il lusso è natura

Nei pressi di Castelmonte, un nido tra bosco e cielo, alla ricerca del benessere e di sé stessi. E sabato 28 settembre c’è il Feeling Party

Massi Boscarol

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Tino Gourmet a Suxen. Foto ©Giuliana Gellini

CASTELMONTE – Pietra viva, lavanda, roccia madre, benessere, crepitio di foglie, sguardi che si perdono, verde, azzurro, poi di nuovo verde, ancora azzurro, rapide e decise pennellate alla vista del senso di totale benessere, di pace, di buon ritiro, rigenerazione. Parole in libertà che richiamano suggestioni, stati d’animo, introspezioni: forse l’unico modo per dipingere – assolutamente per difetto – Suxen, perché la bellezza che emana non è catturabile nemmeno da foto alcuna.

Resort artigianale dove l’armonia con la natura è segreto da custodire da una parte, condividere dall’altra e costruito – come ci confida la titolare, Giuliana – con rigore e disciplina nel pieno rispetto del territorio, portando ovunque un piccolo angolo di mondo che ha afferrato, Suxen è anche e soprattutto lusso. Che cos’è il lusso? E’ il contrario di comfort ed è soprattutto una scelta verso l’alto, dove i valori estetici sono cardini della vita spirituale e verso il basso, con atto di rinuncia a strati di inutilità e pesantezza che ci portiamo dietro a guisa di fardello – spesso inconsapevoli – della vita quotidiana. 

Lusso e natura, lusso è natura, quindi. Suxen, spirituale e godereccio: vetro, legno, ferro, ancora boschi, ancora cielo e giochi di luce al tramonto: è il padiglione, totalmente handmade (qui è bandito il cemento e naturalmente tutto ciò che sia prefabbricato!), dove gli ospiti possono godere di una vista mozzafiato durante la prima colazione o lasciandosi inebriare da un macerato all’imbrunire.

La natura spesso è abominevole, per citare un noto dandy di fine ‘800. Non di certo qui, dove ci appare nell’immediato come sodalizio tra creato, immaginazione e lavoro. Per cui, proseguendo in un percorso che è mappa dell’anima prima ancora che geografica, troviamo lo spazio zen, immerso tra alberi giammai oppressivi, piccolo ed infinito al contempo: microcosmo nel quale vige la tipica architettura giapponese wabi-sabi, che ci racconta come l’ imperfezione sia il bello nonchè luogo non-luogo nel quale avviene la cerimonia del tè.

Riposo con vista mondo, ovvero il lodge panoramico, una vetrata sconfinata che con l’alta pressione distingui Grado, la laguna e Punta Salvore; tutto costruito in elementi naturali – ma oramai questo lo diamo per sottinteso – senza fondamenta, poggiato quasi esotericamente su tavolato di struttura in ferro direttamente sulla dorsale di roccia, la schiena del drago. Uscendo, a quattro passi, sempre sul tavolato, la sauna finlandese, esperienza ricca e ritemprante che Giuliana ha ricondotto nel suo regno da una delle innumerevoli peregrinazioni. Non la classica spa stereotipata da brochure patinata, ma il privilegio del selvaggio, anche qui. La credibilità, prima di tutto.

Ma veniamo alla chicca nella chicca: su richiesta, tra i vari trattamenti benessere, immaginate ora un tino in castagno secolare con acqua a 36 gradi, legno aromatizzato alla lavanda (quivi cresciuta e prodotta, seguirà specifiche), relax totale, un’impostazione artistica e plurisensoriale dove l’umano si eleva con biglietto di prima fila per il tramonto più suggestivo del FVG, degustazione ed assaggini di cibo sano, sfizioso, naturale, buono. Si chiama tino gourmet e così, tanto per corromperci ancora un pochino, svisceriamo alcune proposte quali il pesto di aglio orsino e tofu su crostino di pane appena sfornato, oppure le zucchine marinate alla menta e perchè no il gazpacho al peperone e melone o la lasagnetta croccante alle verdure fermentate o per finire con le crêpes al matcha. Voce del verbo sentirsi padroni del mondo. 

Giuliana, psicoterapeuta con specializzazione in percettologia, ha studiato per anni l’impatto sulla mente dei sensi e dei sensi sulla stessa. Da qui nasce la proposta delle cene sensoriali che attraggono un fruitore curioso, sedotto e che ha già fatto una scrematura nel suo stile di vita. In agenda segnare sabato 28 settembre con il Feeling Party, all’insegna di sensorialità ed incontro, dove il far interagire i convenuti con piccoli giochi degustativi, scandagliando gli archetipi maschile/femminile con cambi di posto e rotazione dei presenti, si combinano con la convivialità. Avete presente quelle cene da una parte quelli che si conoscono e fanno casino e dall’altra quelli che invece si vedono per la prima volta?! Ecco, il contrario. “Organizzo eventi ai quali io stessa vorrei partecipare!” è il segreto alla luce del sole della nostra.

Un luogo dominante, si accennava, guardiano dello Judrio che vi scorre a fondo vallata. Un mondo dove ri-costruire, lontano dalla massificazione, dove la creatività ha potuto esprimersi e diventare contagiosa. Riposo con finestra sull’eden, luogo autosufficiente a terrazzamenti, un tempo coltivato tutto a vite. Sono gli anni venti e la allora (storica) casa Dorgnach è fonte d’acqua, vige un’energia taurina e la mescita del vino la rende punto di ritrovo goliardico dove si pratica il giuoco delle carte mentre il forno rifornisce i pigri frati dell’adiacente convento. 

Un atto rivoluzionario sulla cui scia nascerà quindi il nostro mini resort, all’insegna della convivialità – essenza mai tradita – lontana dalle grandi rotte ma a quindici minuti da Cividale, fuori e contemporaneamente dentro, via dalla pazza folla ma lungi dal voler essere un eremo. Pensione dorata, tutto è recupero dei materiali e niente acquistato su internet o dalla gdo, s’accennava. Una cosa semiabbandonata – che oggi definiremo inutile – riprende vita, magari con altro uso destinazione: la parola chiave è anima, sull’enciclopedia (se esiste ancora) cercare la legge della simpatia tra gli oggetti citata da Eliade.

Già, si parlava di lavanda: angustifolia, la più pregiata. L’infiorescenza in una pentola leggermente pressata, un alambicco come gli alchimisti e per condensazione parte si trasforma in olio e parte in idrolato. Non in vendita, ma solo per gli ospiti, privilegio beauty a metri (non km) zero!

Ed ancora tamburi sciamanici, yoga, meditazione, percorsi detox, laboratori creativi, pernottamenti indimenticabili, e il forest bathing: immersione alla ricerca di mother nature ma dove alla fine e se lo desideri realmente… trovi te stesso!

Per tutte le info e prenotazioni: Suxen Nature Experience

Vetro, legno, ferro, boschi, cielo e giochi di luce al tramonto: è il padiglione di Suxen

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