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Economia & Lavoro

Le sfide del terziario FVG tra credito, riforme e attrattività turistica

Il terziario del Friuli-Venezia Giulia chiude il 2024 con stabilità, trainato da turismo e commercio alimentare. Migliora l’occupazione, calano i costi del credito. Il 2025 sarà decisivo con la riforma del commercio e Go!2025 a Gorizia

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Crescita del settore terziario
Crescita del settore terziario (© Depositphotos)

Il terziario del Friuli-Venezia Giulia chiude il 2024 con segnali di stabilità e tenuta, nonostante le difficoltà registrate nei settori industriali e delle costruzioni. L’Osservatorio Congiunturale Format, realizzato da Confcommercio Friuli-Venezia Giulia in collaborazione con Format Research, sottolinea come turismo, servizi alle imprese e commercio al dettaglio alimentare siano i comparti che hanno fornito il contributo più rilevante, bilanciando le criticità legate al contesto geo-politico internazionale.

 Fiducia degli imprenditori

A livello nazionale, si registra una lieve contrazione della fiducia tra gli operatori del commercio, turismo e servizi, ma il Friuli-Venezia Giulia si distingue in controtendenza, con dati sostanzialmente stabili rispetto ai trimestri precedenti. Questo dimostra la capacità del terziario Fvg di resistere e adattarsi alle sfide di mercato.

Ricavi: stabilità e settori trainanti

Le aspettative di ricavo delle imprese del terziario in regione si mantengono su un equilibrio che fa ben sperare. In particolare, i risultati migliori emergono dai settori del commercio al dettaglio alimentare, del turismo (pubblici esercizi, strutture ricettive, alberghi) e dei servizi alle imprese.

Occupazione in leggero miglioramento

Sul versante occupazionale, la rilevazione evidenzia un leggero incremento positivo, tanto che l’indice complessivo si posiziona in prossimità della soglia del 50, convenzionalmente associata a un mercato del lavoro in crescita.

Fabbisogno finanziario e credito

Non mancano tuttavia alcune difficoltà. Si registra una lieve flessione nella capacità di far fronte al fabbisogno finanziario da parte delle imprese, pur rimanendo su livelli migliori rispetto al resto d’Italia.

  • Il 21% delle imprese del terziario Fvg si è rivolto alle banche nel 2024 per richiedere credito.
  • Il 60% di queste ha ottenuto l’intero ammontare richiesto, mentre il 22% ne ha ricevuto soltanto una parte.
  • La liquidità è la principale motivazione della richiesta di finanziamenti (59,2%), seguita dalla ristrutturazione del debito (7,8%) e dagli investimenti (33%, in lieve crescita).

Costo del credito in diminuzione

Un dato incoraggiante arriva dal costo del credito. Secondo l’opinione delle imprese, i tassi di interesse risultano notevolmente inferiori rispetto all’anno precedente, mentre restano stabili le garanzie richieste dagli istituti bancari. Anche in questo caso, il Fvg fa registrare performance migliori rispetto alla media nazionale.

Uno sguardo al 2025: riforma, Distretti e Gorizia capitale europea della cultura

Il 2025 sarà un anno cruciale per l’intero terziario friulano. Da un lato, è atteso il varo della riforma del commercio, dall’altro si prospetta il decollo dell’operazione Distretti, iniziativa in cui Confcommercio crede da sempre con forza. Un ulteriore elemento di rilievo sarà la crescente attrattività turistica di Gorizia, che insieme a Nova Gorica affronterà la sfida di Go!2025, capitale europea della cultura.
«Grazie all’impegno della Regione e alla professionalità delle imprese – sottolineano i presidenti di Confcommercio Fvgtante parti del territorio sono diventate destinazioni turistiche ricercate. Sarà fondamentale che nel 2025 Gorizia faccia un salto di qualità, sfruttando la straordinaria occasione offerta dalla sinergia con Nova Gorica».

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