Economia & Lavoro
Seconda giornata all’Open Dialogues For The Future 2025, il resoconto della mattina
Open Dialogues 2025 accende i riflettori sulle relazioni tra Stati Uniti e Friuli-Venezia Giulia: dalla crescita dell’economia Usa illustrata da Federico Rampini, alle prospettive per imprese e giovani, fino al focus sull’innovazione

Prosegue con successo Open Dialogues 2025, la manifestazione ideata dalla Camera di Commercio Pordenone-Udine in collaborazione con The European House – Ambrosetti e la direzione scientifica del giornalista Federico Rampini. Nella seconda mattinata di lavori in Sala Valduga, al centro del dibattito sono stati gli Stati Uniti, la loro politica estera, il ruolo della Nato e i rapporti economici con il Friuli-Venezia Giulia. Nel pomeriggio, ci si sposterà all’Auditorium Sgorlon per concludere l’edizione 2025 con un focus sui giovani, l’innovazione e la competitività delle imprese.
Le parole di Rampini: dall’“evento cigno nero” di Trump alla crescita economica Usa
Tra i protagonisti della mattinata, Federico Rampini ha offerto una panoramica sulle trasformazioni avvenute nel panorama statunitense dall’arrivo di Donald Trump a oggi, definendo il primo successo elettorale di Trump come un “cigno nero”. Rampini ha poi sottolineato come l’economia americana, rispetto a quella europea, abbia consolidato la propria forza: «A inizio millennio le economie americana ed europea erano paragonabili, oggi quella degli Usa vale il 40% in più».
Rampini ha evidenziato anche la crescita di figure come Elon Musk e il ruolo delle big tech: le sette principali aziende tecnologiche statunitensi capitalizzano in borsa più di interi mercati come Germania o Giappone. Ha ricordato infine che «10mila euro investiti nel 2000 nelle borse americane valgono oggi 27mila, contro i 16mila delle altre borse mondiali».

Federico Rampini nel corso del suo intervento di questa mattina
Kaplan e Berti, la Nato e le sfide globali
Nella sessione moderata da Filippo Malinverno di Ambrosetti, sono intervenuti lo scrittore e politologo Robert D. Kaplan e, in collegamento, Benedetta Berti della Nato. Berti ha spiegato come l’alleanza transatlantica sia passata da spendere il 3,5% del Pil in difesa durante la guerra fredda a circa la metà dopo la caduta del Muro di Berlino. Oggi, però, servirebbe “un riallineamento del peso nell’ambito dell’alleanza transatlantica”, per fronteggiare minacce globali e più sfaccettate.
In particolare, Berti ha sottolineato la necessità per l’Europa di “spendere di più e meglio” e di superare la frammentazione dell’industria bellica europea, mentre gli Stati Uniti concentrano risorse sulla minaccia cinese nell’area indo-pacifica.

Robert D. Kaplan durante il suo intervento
Le relazioni Usa-Fvg: opportunità per l’impresa
L’ultimo panel mattutino, dedicato ai rapporti economici tra Usa e Friuli-Venezia Giulia, ha visto gli interventi di Alessandro Terzulli (Sace), Robert Allegrini (Niaf), Camilla Benedetti (Danieli) e Lydia Alessio-Vernì (Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa Fvg).
- Terzulli prevede una crescita dell’export nazionale del +3% nel 2025 e +2,4% nel 2026, ma invita a diversificare i mercati.
- Allegrini ha rassicurato sul fatto che i rapporti fra Fvg e Usa continueranno indipendentemente dai futuri scenari politici: il Friuli-Venezia Giulia è considerato un territorio affidabile per gli investimenti.
- Benedetti ha posto l’accento sulla competitività di lungo periodo del Gruppo Danieli, sottolineando l’importanza di puntare su ricerca e innovazione anche in un contesto di potenziali dazi e scenari internazionali incerti.
- Alessio-Vernì ha parlato di una nuova consapevolezza delle aziende del territorio rispetto agli investimenti stranieri e all’importanza di creare partnership che portino vantaggi duraturi per l’economia regionale.
Programma del pomeriggio
Il sipario su Open Dialogues 2025 calerà nel pomeriggio, all’Auditorium Sgorlon dell’Università di Udine, con un dibattito sulla centralità di giovani e innovazione per la competitività delle imprese. Il rettore Roberto Pinton ha fatto gli onori di casa, seguito dagli interventi di Alec Ross (docente alla Bologna Business School), Elena Alberti (Penske Automotive Italy), Angelo Montanari (Università di Udine) e Alessandro Piol (Epistemic Ai).
La chiusura è stata affidata al presidente della Cciaa Pn-Ud, Giovanni Da Pozzo, e al direttore scientifico Federico Rampini, che hanno rilanciato l’impegno a consolidare il dialogo aperto fra imprese, istituzioni e università, per alimentare la crescita del territorio nel contesto delle grandi sfide globali.
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