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Infiltrazioni mafiose nel Fvg: il rapporto DIA 2024

In Fvg l’economia regge, ma i grandi investimenti infrastrutturali attirano l’interesse delle mafie: lo dice la DIA nella sua ultima relazione

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Direzione Investigativa Antimafia
Direzione Investigativa Antimafia ( © DDW)

Nonostante la crisi economica globale, il Friuli-Venezia Giulia ha mantenuto una buona solidità economica nel corso del 2024, sostenuto soprattutto dagli investimenti pubblici in grandi opere infrastrutturali. Questo slancio, tuttavia, ha attirato l’interesse delle organizzazioni mafiose, secondo quanto riportato dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) nella sua relazione annuale.

Mafie e appalti pubblici: il cavallo di Troia

I finanziamenti per opere pubbliche si sono rivelati una forte attrattiva per le mafie, in particolare per la ‘ndrangheta, che ha tentato di infiltrarsi non tramite subappalti formali, ma attraverso distacchi di personale presso ditte aggiudicatarie, spesso in maniera irregolare. Il fenomeno riguarda soprattutto il settore edile, già da tempo osservato speciale dagli investigatori.

Droga, estorsioni e immigrazione clandestina

Le indagini hanno evidenziato bande criminali, anche straniere, attive nel traffico di stupefacenti, estorsioni, riciclaggio e immigrazione clandestina. Non si tratta di gruppi stanziali, ma riconducibili a clan mafiosi storici come ‘ndrangheta, camorra, cosa nostra e criminalità pugliese. Gli interessi si concentrano in settori strategici come immobiliare, ristorazione, trasporti, edilizia ed estrattivo.

Operazioni recenti e risultati investigativi

Tra le operazioni di rilievo, la DIA segnala:

  • Il 22 gennaio 2024, a Trieste, due kosovari pregiudicati sono stati arrestati per estorsione a un imprenditore connazionale.
  • Il 18 maggio 2024, l’operazione “Chinese Shuttles” ha smantellato un’organizzazione cinese dedita all’immigrazione clandestina via rotta balcanica, con il rintraccio di 77 stranieri irregolari, tra cui donne e minori.

Gorizia, una porta di accesso al crimine internazionale

Anche Gorizia è emersa come area sensibile. Il 6 febbraio 2024, nell’ambito dell’operazione “Nebrodi 2”, è stato rintracciato un imprenditore vicino ai clan messinesi, attivo nel settore agricolo ed energetico. Il Prefetto ha emesso due interdittive antimafia nel 2024. La città continua a rappresentare una delle principali porte d’ingresso in Europa per flussi migratori irregolari.

Pordenone e il pendolarismo criminale

In provincia di Pordenone, si assiste invece a un pendolarismo criminale, con soggetti affiliati ad associazioni mafiose che tentano di inserirsi nel tessuto economico locale, approfittando della sua vivacità e dinamicità.

Le parole dell’assessore Pierpaolo Roberti

L’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, commentando il recente report della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) sull’attività del 2024, ha affermato che in Friuli Venezia Giulia “il business mafioso principale è quello dell’immigrazione illegale, che va combattuta con ogni mezzo”. Roberti ha evidenziato la necessità di strumenti straordinari per fermare questi flussi irregolari, sottolineando inoltre che “non esiste una sola mafia, ma diverse mafie, anche straniere, accomunate dal traffico di esseri umani e capaci di causare impoverimento sociale ed economico”.

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