Cronaca & Attualità
Eutanasia, depositate al Senato 74 mila firme per la legalizzazione
Depositate in Senato quasi 74mila firme raccolte dall’Associazione Luca Coscioni, commenta il consigliere regionale Bullian

L’Associazione Luca Coscioni, attiva anche in Friuli Venezia Giulia, ha depositato in Senato quasi 74 mila firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia. La proposta mira a introdurre procedure chiare e tempi rapidi, massimo 30 giorni, affidando le decisioni al Servizio Sanitario Nazionale e prevedendo, quando necessario, l’assistenza medica attiva per aiutare chi vive in condizioni di sofferenza irreversibile.
Bullian: “Un forte segnale dai cittadini”
Tra i primi a commentare l’iniziativa c’è Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia, che definisce le firme raccolte “un segnale forte che arriva dai cittadini“. Per Bullian, chi affronta situazioni estreme, afflitto da malattie irreversibili e sofferenze insostenibili, deve poter contare su uno Stato che garantisca il diritto all’autodeterminazione, senza frapporre ostacoli alla libertà di scelta individuale.
Critiche al testo approvato nelle Commissioni
Bullian sottolinea che il testo recentemente approvato nelle Commissioni del Senato rappresenta “una regressione anche rispetto alla sentenza della Corte Costituzionale del 2019“. Le criticità principali riguardano restrizioni eccessive, procedure poco chiare e l’esclusione del supporto del Servizio Sanitario Nazionale, elementi che rischiano di negare sostegno essenziale a chi ne ha bisogno.
La proposta dell’Associazione Luca Coscioni
Secondo la proposta sostenuta dalle migliaia di firme depositate, si dovrebbe invece procedere con regole semplici e tempi certi. Le decisioni non dovrebbero essere affidate a “oscuri comitati governativi”, ma al Sistema Sanitario Nazionale, garantendo così trasparenza e certezza per cittadini e operatori sanitari coinvolti.
L’appello al Parlamento
Bullian auspica un percorso parlamentare che corregga le storture della proposta attuale, accogliendo la traccia della proposta dell’Associazione Coscioni, poiché riflette un bisogno sociale diffuso e ampiamente sostenuto dai cittadini. Tutti i sondaggi, infatti, evidenziano un diffuso gradimento popolare riguardo alla possibilità di scelta individuale sul fine vita.
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