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Telemedicina in Casa di riposo, Spilimbergo apripista della sanità digitale

Alla Casa di riposo Asp di Spilimbergo parte un progetto di telemedicina: monitoraggio continuo degli anziani, meno accessi impropri al Pronto soccorso e nuovo modello di cura per il Friuli-Venezia Giulia

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L'assessore regionale Riccardo Riccardi nel suo intervento all'esterno della Casa di riposo Asp di Spilimbergo per la presentazione del progetto di telemedicina
L'assessore Riccardo Riccardi durante la presentazione del progetto di telemedicina

Nel contesto di un rapido invecchiamento della popolazione e di una crescente domanda di cura, la telemedicina si sta imponendo come strumento chiave per assistere anziani non autosufficienti. In Friuli-Venezia Giulia le Rsa ospitano circa 10 mila persone, tre volte i posti letto ospedalieri: numeri che spiegano la necessità di soluzioni innovative per alleggerire la pressione su ospedali e Pronto soccorso.

Il progetto pilota alla Casa di riposo Asp di Spilimbergo

Alla Casa di riposo Asp di Spilimbergo è stato allestito un vero e proprio ambulatorio di telemedicina in grado di monitorare h24 i parametri clinici degli ospiti e di collegarsi in tempo reale con medici di medicina generale e specialisti. Il progetto, primo del suo genere in regione, è stato presentato dall’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi insieme all’Amministrazione comunale e alla direzione della struttura.

L'assessore Riccardo Riccardi con i rappresentanti del Comune e dei vertici della Casa di riposo di Spilimbergo

L’assessore Riccardo Riccardi con i rappresentanti del Comune e dei vertici della Casa di riposo di Spilimbergo

Un investimento di 220 mila € per l’innovazione della cura

La Regione ha stanziato 220 mila euro nell’ultimo assestamento di bilancio per finanziare l’iniziativa. L’ambulatorio digitale consente di eseguire televisite, teleconsulti e telemonitoraggi, riducendo i trasferimenti inutili degli ospiti verso il Pronto soccorso — trasferimenti che, oggi, per il 90 % riguardano codici di bassa gravità.

Meno accessi impropri al Pronto soccorso

Grazie al controllo costante dei parametri vitali, il personale potrà intercettare precocemente segnali di peggioramento, intervenendo sul posto o consultando a distanza lo specialista. L’obiettivo dichiarato è tagliare in modo significativo gli accessi inappropriati al Pronto soccorso, liberando risorse sanitarie e riducendo stress e rischi per gli anziani.

Un modello replicabile in tutta la regione

Se i risultati confermeranno l’impatto atteso, la Regione estenderà la telemedicina alle altre strutture per non autosufficienti e alle aree montane più isolate, dove la carenza di cure primarie è particolarmente sentita. In questo modo si punta a costruire un ecosistema di sanità digitale capace di garantire prossimità di cura, sostenibilità economica e qualità della vita per le persone fragili.

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