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Gea elimina i bidoni gialli: vestiti usati solo negli ecocentri

Stop ai cassonetti gialli: vestiti usati solo negli ecocentri Gea nei comuni serviti

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Cassonetti per i vestiti usati
Cassonetti per i vestiti usati ( © Depositphotos)

Si chiude definitivamente l’era dei bidoni gialli per la raccolta degli abiti usati. Gea ha infatti deciso di rimuoverli da tutti i comuni serviti, compreso Pordenone, per contrastare il degrado urbano e gli abbandoni impropri.

“Il provvedimento – spiega l’azienda – nasce dalla volontà di migliorare la qualità del rifiuto tessile e ridurre gli episodi di utilizzo scorretto. Nei centri di raccolta, con la presenza di personale qualificato, sarà possibile garantire un conferimento più controllato e responsabile”. La scelta è stata condivisa con l’ente regionale AUSIR.

Un problema di degrado

In molte zone, i cassonetti gialli erano diventati luoghi di abbandono di rifiuti secchi e ingombranti, trasformandosi in vere e proprie micro-discariche. La decisione di Gea, seppur drastica, appare quindi inevitabile per restituire ordine e decoro agli spazi pubblici.

Dove buttare i vestiti usati

D’ora in poi, gli abitanti di Pordenone, Cordenons, Montereale, Prata, Roveredo e San Quirino dovranno portare i vestiti usati al proprio ecocentro di riferimento. Si tratta della stessa procedura già in vigore per i rifiuti che non possono essere conferiti nei bidoni stradali.

Come funzionava la raccolta

Il sistema dei bidoni gialli aveva una filiera precisa:

  • Raccolta a cura della cooperativa sociale Karpos, incaricata dello svuotamento dei contenitori;
  • Spedizione dei sacchi agli appositi centri di smistamento;
  • Selezione degli indumenti: quelli in buone condizioni destinati ai mercatini dell’usato, gli altri avviati al riciclo tessile per produrre nuovi materiali.

Un passo avanti per ambiente e decoro

Secondo Gea, la nuova modalità non riduce le possibilità di riciclo, ma anzi consente un controllo migliore dei materiali raccolti. L’obiettivo è duplice: evitare l’abbandono dei rifiuti in strada e garantire che gli abiti usati abbiano un percorso di recupero tracciabile e di qualità.

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