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Udine

Nazionale Italiana Rugby in visita ai bambini dell’ospedale di Udine

Gli atleti della Nazionale Italiana di Rugby in visita ai piccoli pazienti della clinica pediatrica di Udine prima del match con l’Australia

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Nazionale Italiana di Rugby
Nazionale italiana di rugby ( © Depositphotos)

Un incontro pieno di emozione e calore umano ha illuminato la giornata dei bambini ricoverati alla clinica pediatrica del Santa Maria della Misericordia di Udine. Alla vigilia della partita contro l’Australia, in programma sabato 8 novembre, alcuni atleti della Nazionale Italiana di Rugby hanno deciso di dedicare un momento speciale ai piccoli pazienti, portando con sé un messaggio di forza e speranza.

Campioni dal cuore grande

Protagonisti dell’iniziativa sono stati Ross Vintcent, Giacomo Da Re, Edoardo Todaro e Damiano Mazza, che hanno varcato le porte del reparto di Oncoematologia pediatrica accompagnati dalla professoressa Paola Cogo, direttore della struttura, dalla dottoressa Pilotto e dal presidente dell’Associazione Friulana di Oncologia Pediatrica, Luca. L’accoglienza è stata calorosa: tra foto, sorrisi, strette di mano e battute, gli atleti hanno conquistato in pochi minuti i bambini e le loro famiglie.

Una maglia che diventa simbolo

Durante la visita, i giocatori hanno consegnato ai piccoli pazienti una maglia ufficiale della Nazionale Italiana di Rugby, autografata da tutta la squadra. Un dono semplice ma dal grande valore simbolico, che i bambini hanno accolto con stupore e gioia. “Un gesto che ha trasformato una giornata di cura in un momento di festa e vicinanza”, ha commentato la direzione della clinica, esprimendo un sentito ringraziamento all’intera squadra azzurra per la sensibilità e l’attenzione dimostrata.

Emozioni che fanno bene

L’iniziativa si inserisce nel solco delle attività di umanizzazione delle cure che la struttura udinese porta avanti da tempo, con il supporto di associazioni e volontari. L’incontro con i campioni dell’Italrugby ha rappresentato un momento di leggerezza e speranza, capace di restituire sorrisi anche in un contesto difficile come quello ospedaliero.

Lo sport come linguaggio universale

Lo sport, ancora una volta, si è confermato un ponte tra mondi diversi, capace di unire atleti e bambini attraverso valori condivisi come coraggio, resilienza e solidarietà. La visita dei rugbisti non è stata solo un gesto di gentilezza, ma un esempio concreto di come la vicinanza e l’empatia possano diventare parte integrante del percorso di guarigione.

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