Economia & Lavoro
Friuli-Venezia Giulia, 70 pensionati ogni 100 occupati: i dati Ires-Inps
Trieste seconda in Italia per redditi da pensione, donne penalizzate con 8mila euro in meno
Il numero di pensionati in Friuli-Venezia Giulia è tornato a crescere dopo oltre un decennio di calo. Secondo l’indagine dell’Ires Fvg su dati Inps rielaborati dal ricercatore Alessandro Russo, all’inizio del 2025 si contano 356.476 beneficiari di trattamenti pensionistici, 1.961 in più rispetto al 2022 (+0,6%). Il 51,8% sono donne. Nel 2008 erano 383.000, ma nel decennio successivo si era registrata una diminuzione di oltre 28.000 unità. L’aumento recente è legato alle deroghe introdotte dopo la riforma Fornero, che hanno permesso di anticipare in alcuni casi l’età pensionabile.
Quasi 70 pensionati ogni 100 occupati
Il rapporto tra pensionati e occupati in Friuli-Venezia Giulia è pari a 67,6 ogni 100 lavoratori, un dato analogo alla media nazionale (68,1) ma superiore a quella del Nordest (60,6). A livello provinciale, Gorizia guida la classifica regionale con quasi 70 pensionati ogni 100 occupati, seguita da Trieste e Udine, mentre Pordenone presenta il valore più contenuto (64,5). Il divario di genere resta marcato: tra le donne il rapporto sale a 77,3 pensionate ogni 100 occupate, contro il 59,5 degli uomini.
Trieste seconda in Italia per redditi da pensione
Nel 2024 il reddito medio da pensione in Friuli-Venezia Giulia è stato di 24.495 euro annui, superiore alla media italiana di 22.331 euro. La regione si colloca al terzo posto in Italia, dopo Lombardia e Lazio. La provincia di Trieste spicca con 26.992 euro annui, risultando seconda in Italia dopo Milano (27.512). Seguono Gorizia (25.098 euro), Udine (23.900) e Pordenone (23.800). In totale, in Friuli-Venezia Giulia sono attive oltre 508.000 pensioni, con una media di 1,4 trattamenti pro capite.
I redditi nei Comuni: Sgonico, Udine e Pordenone in testa
Analizzando i redditi da pensione dichiarati ai fini Irpef (anno d’imposta 2023), emergono differenze anche a livello comunale. I valori medi più elevati si registrano a Sgonico (26.388 euro), Udine (25.789) e Pordenone (24.917). Alcune aree di Trieste, in particolare quelle corrispondenti ai CAP 34123 (San Vito), 34134 e 34133, superano i 30.000 euro annui.
Divario di genere, 8.000 euro in meno per le donne
Il reddito medio femminile da pensione è inferiore del 27,9% rispetto a quello maschile: 20.646 euro contro 28.634. Le donne sono più spesso titolari di pensioni di reversibilità o assegni sociali, con importi inferiori, e hanno una partecipazione al lavoro più discontinua e spesso part-time. In regione, oltre 71.000 pensionati (20%) percepiscono meno di 1.000 euro lordi al mese, mentre il 16,7% supera i 3.000 euro. Tra le donne, queste quote sono rispettivamente 26,6% e 9,8%, a conferma del forte divario.
L’allarme dell’Ires: squilibrio generazionale e necessità di formazione
«Lo squilibrio tra generazioni è particolarmente accentuato in Friuli-Venezia Giulia – ha commentato il presidente dell’Ires Fvg, Marco Pascolini – e continuerà ad aumentare nei prossimi vent’anni. Dal 2027 è previsto un nuovo innalzamento dei requisiti per la pensione». Pascolini ha evidenziato l’importanza di valorizzare le competenze delle generazioni mature e di promuovere la formazione continua, per permettere ai lavoratori di affrontare le sfide della transizione digitale e dell’innovazione tecnologica.
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