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Giro d’Italia 2026: la tappa Gemona–Piancavallo tra Dolomiti, storia e doppia scalata decisiva

Giro d’Italia 2026: la tappa Gemona–Piancavallo celebra i 50 anni dal sisma e riporta il grande ciclismo sulle montagne friulane

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Vincenzo Nibali - Giro d'Italia 2026
Vincenzo Nibali ( © Depositphotos)

Mancava solo l’ufficialità, arrivata nel pomeriggio di lunedì 1 dicembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma: Piancavallo ospiterà di nuovo una tappa del Giro d’Italia, in programma dall’8 al 31 maggio 2026. Sul palco, durante la presentazione condotta da Pierluigi Pardo e Barbara Pedrotti, erano presenti i grandi protagonisti del ciclismo internazionale, tra cui i vincitori delle ultime edizioni Simon Yates ed Elisa Longo Borghini.

Nibali: “Questa salita può portare nell’Olimpo dei grandi”

A catturare l’attenzione è stato Vincenzo Nibali, il campione capace di conquistare tutti e tre i Grandi Giri. Lo “Squalo dello Stretto” ha analizzato la parte finale della corsa rosa, sottolineando la durezza delle ultime tappe. Prima dell’arrivo a Piancavallo, i corridori affronteranno una frazione durissima attraverso le Dolomiti, con la scalata dei passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego. “Questa potrebbe essere la salita che porta nell’Olimpo dei grandi vincitori”, ha affermato Nibali tra gli applausi del pubblico.

Una tappa simbolica: si parte da Gemona 50 anni dopo il terremoto

Tra le giornate più attese c’è la 20esima tappa del 30 maggio, descritta da Pardo come una fra le più impegnative ma anche tra le più significative. La partenza sarà da Gemona del Friuli, scelta legata al cinquantesimo anniversario del terremoto del 1976. “Un popolo che ha saputo rialzarsi con forza e combattività straordinaria”, ha ricordato il conduttore.

Il traguardo, invece, sarà fissato a Piancavallo, luogo legato indelebilmente alle imprese di Marco Pantani: proprio qui, nel 1998, il Pirata firmò una delle sue vittorie più iconiche. “Una tappa straordinaria”, ha commentato Pardo.

Il percorso nel dettaglio

La tappa partirà da Gemona del Friuli per attraversare numerosi centri del territorio: Venzone, Osoppo, Buja, Artegna, Tarcento, Nimis, Tricesimo, Colloredo di Montalbano, Majano e Forgaria del Friuli.
Da Anduins inizierà la prima salita verso Vito d’Asio e Clauzetto, seguita da una discesa fino a Travesio.

I corridori dovranno poi conservare le energie per la parte decisiva: la doppia scalata del Piancavallo. Dopo aver attraversato Meduno, Maniago e Montereale, inizierà il primo tratto di salita del circuito che toccherà anche il Lago di Barcis. Una volta tornati ad Aviano, prenderà il via l’ultimo e più duro assalto verso il traguardo: la scalata finale che decreterà i campioni di giornata.

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