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“Devozionale jazz!”

Di che colore è il jazz? La personale pittorica di Alessandro Maran a Turriaco dal 12 dicembre al 9 gennaio. L’intervista

Massi Boscarol

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Carla Bley dipinta da Alessandro Maran. La mostra inaugura venerdì 12 dicembre presso il Municipio di Turriaco

TURRIACO – Nero, dark, grigio, blu notte, out of the blue, grey night, ancora nero, ancora di un blu sempre più oscuro: nell’immaginario collettivo spesso, anzi – quasi sempre, il jazz assurge queste tonalità. Per Alessandro Maran il jazz invece trasuda multicolor oltre che la ben nota multiculturalità, come da intervista aspettando l’inaugurazione della sua personale in quel di Turriaco.

Genesi in controtempo: “in questi ultimi anni sono tornato alla passione della pittura che gli impegni precedenti non mi permettevano di esercitare: ho mescolato questa all’altra grande predilezione della mia vita ovvero il jazz. Nell’esercizio del dipingere, è nata l’idea di costruire una specie di rassegna, che io chiamo di pittura devozionale (come la pittura di disegno sacro eseguita da artisti minori nel Medioevo), dove la scelta del soggetto è praticamente… un atto di fede!” intercala il nostro assieme al suo miglior sorriso.

Manifesto devozionale jazzistico: “fare di una musica straordinaria una specie di manifesto: idea ambiziosa ma senza prendermi troppo sul serio, sia chiaro” suggerisce il nostro “dove le figure dei protagonisti sono spesso in risalto, con colori vivi – in virtù del nero e il blu a cui siamo abituati e soprattutto dove il musicista è solo, anche quando suona all’interno di un trio, un quartetto, una band, un’orchestra. La sua condizione è la solitudine”

Termometro jazz FVG: “la situazione del jazz in FVG è molto vivace a mio avviso, considerato che siamo una piccola regione (anche se di recente ci diamo un sacco di arie – segue altro sorriso) nella quale questa musica – che rimane in ogni caso di nicchia – sta diventando repertorio con contaminazioni che la rendono linguaggio universale e questo grazie a degli ottimi musicisti e rassegne di pregio, una delle quali (Jazz & Wine of Peace di Cormons) ha ospitato recentemente la mia mostra” sottolinea il pittore già parlamentare della Repubblica Italiana.

Le donne del jazz: “Nubya Garcia, Billie Holiday, Carla Bley: la prima fa parte della nuova scena del UK jazz e ho avuto il piacere di incontrarla personalmente proprio a Cormons, la seconda non ha bisogno di grandi presentazioni: un mito, null’altro da aggiungere. E poi Carla Bley, che ho scelto anche come manifesto della mostra stessa, con un storia straordinaria, una vita eccezionale, aneddoti che paiono al limite dell’improbabile ricavati dalle parole dell’ex marito, che la conobbe mentre (lei) vendeva sigarette in un night club! L’ho ritratta con molte mani per evidenziare la sua versatilità: band leader, compositore, direttore d’orchestra, pianista. Un fenomeno veramente.”

Di fiati, sax, ponti e marine: “e poi ci saranno anche Cannonball Adderley, Duke Ellington, Ron Carter, John Coltrane, Dizzy e naturalmente Miles. Fiati, soprattutto sax, altra mia grande passione” precisa Maran, che di recente si narra l’abbiano visto provare proprio il suo amato sax in località porticciolo della Schiusa, nella sua Grado. Un po’ come Sonny Rollins che negli anni ‘50 faceva lo stesso a NY nei pressi del ponte di Williamsburg per non disturbare i vicini. Solo un po’, però.

Appuntamento dal 12 dicembre 2025 al 9 gennaio 2026 con “Di che colore è il jazz?” personale pittorica di Alessandro Maran presso il Municipio di Turriaco. In mostra una ventina di opere uniche dedicate al mondo del jazz e realizzate ad olio e acrilico su tela.

L’inaugurazione della mostra si terrà venerdì 12 dicembre 2025 alle ore 18.00 con la presentazione di Franca Marri. L’esposizione sarà visitabile negli orari di apertura del Comune.

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