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Udine, il Pd va all’attacco: “Dopo la ‘zona rossa’ arriva la legge marziale?”

Intervento del capogruppo dem in Consiglio comunale a Udine Alessandro Venanzi

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UDINE – “Le iniziative del sindaco di Udine sono sempre più spettacolari, casuali e inutili. C’è da chiedersi se dopo aver tracciato i confini della ‘zona rossa’ Fontanini chiederà anche di applicare la legge marziale. Purtroppo siamo di fronte ad almeno due grossi limiti nella visione dell’amministrazione leghista: quello di badare all’apparenza più che alla sostanza e quello di credere che mostrando il pugno duro si risolvono i problemi. Non funziona così, e in più si divide la città”. Lo afferma il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Udine Alessandro Venanzi, a proposito dell’iniziativa del sindaco di Udine Pietro Fontanini, che ha deciso di istituire una “zona rossa” nel centro del capoluogo friulano, in cui sia possibile applicare ordini di allontanamento.

Solo a chi manca l’idea di cosa sia una città – spiega Venanzi – viene in mente di innalzare nel cuore di Udine una ‘cittadella’ in cui vigono regole particolari di ordine pubblico rispetto alle altre parti della città, che magari sarebbero più bisognose di attenzione. Il daspo urbano non serve a creare ‘zone protette’ e zone di serie B, e soprattutto – precisa il capogruppo dem – si dovrebbe accompagnare a politiche di arredo urbano e sociali che ne elevano la qualità complessiva”.

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