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Cronaca & Attualità

Una guida per scoprire la friulanità del Veneto Orientale

Presentati a Bibione gli itinerari tra i fiumi Lemene a Tagliamento

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SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO – Uno strumento agile e immediato per andare alla scoperta della friulanità nel Veneto Orientale, tra i fiumi Lemene a Tagliamento. E’ la guida presentata oggi a Bibione, negli spazi della delegazione comunale. Una pubblicazione realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Primis” (Interreg Italia-Slovenia).  Il territorio preso in esame dalla guida ha profondi legami storici e culturali con il Friuli, risalenti all’epoca romana, quando la città di Iulia Concordia dipendeva giuridicamente ed economicamente da Aquileia.  Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di San Michele al Tagliamento Flavio Maurutto, il presidente VeGAL Giorgio Fregonese, l’esperto di friulanità e co-autore dei contenuti della mini-guida Claudio Romanzin, la presidente del Consorzio di Promozione Turistica “Bibione Live” Giuliana Basso. Presenti anche l’assessore alla Cultura e alle Politiche comunitarie di San Michele al Tagliamento, Elena Zuppichin e il presidente della Conferenza dei sindaci Veneto Orientale, Gianluca Falcomer. 

«Fino al periodo napoleonico – ha spiegato Romanzin – quando il mandamento di Portogruaro venne aggregato a Venezia, questa parte del Veneto Orientale era giuridicamente e culturalmente “friulana”. Alla luce della sua storia, quella dei friulani nel Veneto è oggi una identità più culturale che etnica. Con questo progetto – ha aggiunto – abbiamo individuato una serie di punti di interesse che potessero dare il senso della presenza e della continuità della presenza friulana in questo territorio». Il percorso attraverso i luoghi storici della friulanità porta il visitatore alla scoperta del patrimonio diffuso nei territori di sette Comuni: San Michele al Tagliamento, Fossalta di Portogruaro, Teglio Veneto, Gruaro, Cinto Caomaggiore, Portogruaro e Concordia Sagittaria, zone maggiormente interessate dalla presenza della koiné friulana.
Come filo conduttore di questo percorso è stata scelta l’acqua, elemento che connota l’intero territorio del Veneto Orientale, interessato da fiumi e bacini che da sempre hanno accompagnato lo sviluppo anche della civiltà veneta. «Buona parte dell’idioma del nostro territorio è legato al Friuli – ammette il sindaco Maurutto – e questo costituisce una ricchezza e una diversità da valorizzare e far conoscere, a livello locale ma anche internazionale, mettendo a disposizione dei nostri ospiti un percorso dedicato». 

L’itinerario, suddiviso in 3 parti, contiene l’indicazione e la numerazione delle tappe principali, visibili anche attraverso la localizzazione tramite QR su Google Maps. Il primo tratto collega Bibione a Villanova della Cartera, il secondo da Villanova della Cartiera a Cinto Caomaggiore, il terzo tra Cinto Caomaggiore e Bibione. Per ogni percorso vengono riportate le curiosità legate ai personaggi, agli edifici storici, alle tradizioni e alle pietanze tipiche dei territori attraversati.
Il ruolo di VeGal nell’iniziativa è stato quello di valorizzare il patrimonio linguistico, culturale e naturale della minoranza friulana nel territorio dei sette Comuni coinvolti nel progetto. «Grazie ai fondi Interreg è stato possibile costruire un patrimonio comune tra Regioni confinanti – ha dichiarato il presidente Fregonese -. L’impegno economico di VeGal su questo progetto è stato di circa 160 mila euro, e tra i motivi di maggior soddisfazione, ci sono i laboratori che hanno coinvolto gli studenti delle scuole superiori e che coinvolgeranno anche gli alunni delle scuole secondarie di primo grado. Rendere partecipi i giovani infatti, per riuscire a tramandare i valori legati a questo territorio – ha concluso – è fondamentale». 

Tra le attività realizzate nel territorio del Veneto Orientale, nell’ambito del progetto “Primis”, si ricorda l’allestimento multimediale realizzato nel Faro di Punta Tagliamento a Bibione. Si tratta di un attrattore turistico, nonché simbolo della località balneare, che nell’ultimo anno ha fatto registrare circa 127mila visite.  «Il nostro territorio offre molte peculiarità e diversi valori aggiunti, sia sul fronte dei servizi sia su quelle delle attrazioni paesaggistiche – ha affermato Basso -. Tra i nostri punti di forza c’è il tema dell’accessibilità, visto che Bibione è la prima località di mare ad aver ricevuto la certificazione come destinazione “for all”, quindi adatta a tutti». 

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