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Gestione delle emergenze: il grazie della Regione ai volontari della Protezione Civile

Fedriga: “Il nostro sistema di Pc è un valore aggiunto e un’eccellenza riconosciuta anche a livello nazionale e internazionale”

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FVG – “La Protezione Civile è sempre stata in prima linea nella gestione delle emergenze, prima fra tutte, negli ultimi anni, quella pandemica in cui anche nei momenti più critici il ruolo del sistema del volontariato è stato fondamentale: dal lockdown con l’assistenza prestata ai cittadini, all’organizzazione degli hub vaccinali. Dire grazie non è sufficiente perché è grazie ai tanti volontari che gli ospedali hanno potuto dare risposte non solo a chi aveva contratto il Covid ma anche a tutte le altre patologie. Senza l’opera generosa e puntuale del sistema di Protezione civile non sarebbe stato possibile aprire gli hub vaccinali. Il nostro sistema di Protezione civile è un valore aggiunto e un’eccellenza riconosciuta anche a livello nazionale e internazionale”.  Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in occasione della manifestazione organizzata per ringraziare i volontari e il sistema di Protezione civile regionale per l’impegno nell’affrontare le tante emergenze degli ultimi anni: dalla tempesta Vaia del 2018, all’alluvione del novembre 2019, agli eventi nevosi di dicembre 2020 e gennaio 2021 fino alle emergenze Sicilia nell’agosto dello scorso anno, Ucraina e Covid-19.
All’evento svolto all’ente Fiera di Martignacco erano presenti anche il vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Fvg, Riccardo Riccardi, gli assessori alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini, alle Risorse agroalimentari, Forestali, Ittiche e Montagna, Stefano Zannier, a Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti e il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio con la partecipazione di tutte le componenti del sistema di Protezione civile del Friuli Venezia, i Gruppi comunali, le associazioni di volontariato, i sindaci, gli enti istituzionali e le Forze dell’ordine.

Fedriga ha ripercorso gli esordi della pandemia, le difficoltà incontrate davanti ad un virus che ha colto tutti impreparati e le scelte difficili compiute “ma i risultati ottenuti in questa regione sono il frutto di un lavoro di squadra – ha detto il governatore -; abbiamo dimostrato che cosa significa essere comunità in Friuli Venezia Giulia. Il terremoto del ’76 non è solo un ricordo doveroso ma un’esperienza viva nella gente di questa terra che nelle difficoltà riemerge”.
“Mai mi sarei aspettato di fare il presidente della Regione all’interno di una pandemia – ha indicato Fedriga – in un Friuli Venezia Giulia che, soprattutto nella seconda e terza ondata, è stato uno dei territori maggiormente colpiti. Grazie alla direzione regionale dalla Salute, al sistema di Protezione civile abbiamo compiuto delle scelte difficili ma fondamentali per portare avanti una comunità in momenti che sembravano a volte insuperabili”. Un ringraziamento lo ha rivolto anche a tutta la Giunta regionale, in primis al vicegovernatore, e ai sindaci “perché indipendentemente dal colore politico non è mai mancato il grande senso di collaborazione, di responsabilità, di unità istituzionale, fondamentale nella gestione delle emergenze” così come ha espresso riconoscenza alle Forze dell’ordine, alle prefetture, al Consiglio regionale.
Fedriga ha condiviso le preoccupazioni per le scelte d’urgenza assunte “decisioni che entravano nella vita quotidiana delle persone e che ho compiuto ragionando anche come padre e non solo come amministratore”. “Una legislatura complessa”, ha invece commentato Riccardi
ringraziando l’intero sistema regionale e la Giunta, esprimendo una gratitudine personale a Fedriga per la capacità di fare squadra, e ai volontari “donne e uomini fondamentali per contrastare le emergenze vissute e in corso, il cui ruolo è stato determinante in un’alleanza importante con il sistema sanitario”.

Il vicegovernatore ha poi rinnovato l’impegno sul sistema del volontariato di Protezione Civile con un forte investimento di una decina di milioni di euro destinato alla attività di formazione e alle attrezzature che “permetterà di ampliare ancora di più la capacità di reazione del sistema”. Fra gli obiettivi, Riccardi ha ricordato la prevenzione, con la lezione di Giuseppe Zamberletti, “che ci ha insegnato a fare le cose prima rispetto a quello che può accadere dopo” e la sfida per alimentare il sistema del volontariato: “un’esperienza che non può finire, da portare avanti con il coinvolgimento dei giovani; su questo dobbiamo creare le condizioni affinché possa proseguire”.
Ha parlato di giornata importante anche Curcio. “Zamberletti avrebbe apprezzato questo appuntamento: voi avete reso realtà quel sogno che lui aveva sviluppato in questa terra. Rappresentate la solidità della filiera dove ognuno fa il suo pezzo di strada, il volontariato del Friuli Venezia Giulia è un punto di eccellenza”.
Ha illustrato i numeri delle emergenze affrontate (Covid-19 alluvione Vaia, alluvione 2019, emergenza neve 2020-2021, Sicilia e Ucraina) il direttore generale della Protezione Civile del Fvg Amedeo Aristei che ha riepilogato in complessive 127.737 giornate uomo donate alla comunità un controvalore di 12milioni di euro.

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