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Sull’accennare il jazz: Jakob Bro al Teatro San Giorgio

Anteprima di Udin&jazz Winter 3 all’insegna della musica nordica

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foto: ©Angelo Salvin

UDINE – Lo sappiamo, ogni teatro – rubando per un istante le parole di un noto cantautore – è un posto che tanto di giorno non c’è. E in questo paradigma il teatro San Giorgio di Udine si riflette in maniera esponenziale, che proprio non te l’aspetteresti mai. Così questo luogo non-luogo diventa la cornice ideale, complice anche l’atmosfera di un autunno che ti entra nelle ossa, per la musica di Jakob Bro, in trio per  l’occasione.

Nordico inside, JB accenna la sua musica ed il resto te lo lascia immaginare. Una conduzione sicura ed affidabile guida l’ascoltatore in un percorso che sembra oscuro ma che a guardarlo bene riflette luce propria e personale. Perchè siamo fatti anche di musica e, come in uno specchio plasmato per l’occasione, ognuno sente ciò che è. Si diceva, il nostro per circa un’ora e mezza suggerirà trame armoniche, sussurrando una visione diversa del jazz, certamente intima, crepuscolare ed esclusivamente indoor.

Funziona pressappoco così: due superuomini,  Larry Grenadier al contrabbasso e Jorge Rossy alla batteria, riempiono letteralmente lo spazio creando una ritmica quasi per conto loro e il solitario chitarrista interviene ora con arpeggi distorti, la parte sicuramente più riuscita, ora con effetti di grande impatto che rendono satura una situazione che già nutriva un proprio equilibrio, laddove la prima parte risulta malinconicamente introspettiva – deep november – e la seconda decisamente nordica, un po’ glaciale e a tratti asettica. Un fattore costante è fuor di dubbio ovvero l’accoglienza del parterre formato – non dico da tutti ma – dal 90% dei musicisti di Udine ed hinterland, che decisamente apprezza e riconosce tributo a questo trio di straordinari come si suol dire top-players.

Insomma, su questa ritmica concepita da un punto di vista superbamente melodico e mai muscolare, dove la cassa funge da battito del cuore, pennellate di corde, legni e piatti imbastiscono le fondamenta per il disegno architettonico che ha in mente Bro e che, come si anticipava, egli lascia solo trasparire. E i titoli dei brani rispecchiano perfettamente l’immaginario creato: tributo alla sua – di capitale – Copenhagen, Oktober, Evening song. Grigio-nebbia-danese con luce, archetipi sonori, oscurità, eterno divenire.

Il leitmotiv della serata continuerà così, un po’ come quando hai due amici più chiacchieroni ed uno tipicamente solitario, che però si vogliono un bene incredibile e sono sempre sulla stessa linea d’onda. Così a Udine e a Napoli, per le uniche date italiane del tour. Poi, estate 2023, il nostro porterà dal vivo il tributo a Paul Motian: la musica di Paul Motian e per Paul Motian. Che dite, aspettiamo una data in FVG?

In nomen omen, gancio di interminabili loop di Red Hook a chiudere.

Sempre a proposito di conclusioni, Udin&Jazz Winter edizione 3 cala il sipario con l’immancabile tributo a Pasolini il 7 e 8 dicembre sempre al Teatro San Giorgio; alcuni nomi? Fabio Turchini, Claudio Cojaniz, Marco Brosolo, Laura Giavon.

Info e biglietti: Euritmica

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