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Cronaca & Attualità

Il clima sta cambiando e l’acqua diventa un bene sempre più prezioso

Presentato il “Manifesto delle buone pratiche” per il risparmio idrico, un decalogo di consigli stilato dai settore gestori per guidare i cittadini a un utilizzo responsabile e consapevole dell’acqua potabile

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UDINE – “Le prove scientifiche sono chiare: il clima sta cambiando e influenzerà sempre più la disponibilità di acqua”. Questo l’incipit con cui il presidente del Cafc Salvatore Benigno ha aperto il convegno “L’acqua che verrà”, organizzato da Smart Water Management Fvg, la rete dei gestori del servizio idrico integrato della regione. “In occasione della prossima Giornata mondiale dell’acqua è prioritario affrontare le sfide dei cambiamenti climatici gestendo al meglio le risorse idriche. Nell’Agenda 2030 l’acqua è un elemento di connessione, spesso sottovalutato, tra i diversi obiettivi di sviluppo sostenibile ed è un componente essenziale di quasi tutte le strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. La tutela della risorsa idrica è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e uno sviluppo sempre più sostenibile del territorio”, ha detto il presidente.

37 milioni di opere per ridurre le perdite idriche. Nella sede del Cafc, presso l’Auditorium della società il 15 marzo tutti i gestori idrici del territorio della regione Fvg (Cafc, Livenza Tagliamento Acque, HydroGea, AcegasApsAmga, Irisacqua, Acquedotto Poiana e Acquedotto del Carso), uniti nella rete di imprese Smart Water Management Fvg, hanno voluto rappresentare unitariamente, in occasione della ricorrenza della giornata mondiale dell’acqua, le proprie progettualità previste per la difesa e protezione delle acque, a cominciare dal Master Plan Acquedotti, che traccia le nuove opere di interconnessione idraulica tra i sette gestori per aumentare il grado di resilienza delle reti in un contesto di crescente carenza idrica, passando poi al grande progetto di digitalizzazione delle reti idriche Smart Water Management, oggetto di finanziamenti Pvrr per 37 milioni di euro a cui si aggiungeranno circa altri 10 da parte degli enti gestori, per l’applicazione di tecniche all’avanguardia nel settore della ricerca e diminuzione delle perdite idriche.
Nessuno ce la fa da solo. Smart Water Management Fvg nasce dal desiderio di unire le forze per un unico futuro e il “Manifesto delle buone pratiche” per il risparmio idrico presentato al convegno – un decalogo di consigli stilato dai settore gestori per guidare i cittadini a un utilizzo responsabile e consapevole dell’acqua potabile, mostra come, giorno dopo giorno, gli enti gestori si stiano impegnando per farlo. “Per limitare consumi e sprechi di acqua è importante fare leva sui cittadini, sensibilizzarli sull’uso responsabile della risorsa idrica, abilitando comportamenti sostenibili. L’obiettivo della campagna – hanno spiegato i sette gestori – è di proporre azioni concrete e immediate per preservare l’acqua e diffondere suggerimenti pratici sul tema del risparmio idrico. L’utilizzo responsabile, viste le difficoltà di approvvigionamento a causa della riduzione delle piogge e delle nevicate, è un concetto difficile da far comprendere a chi ritiene che l’acqua sia semplicemente fruibile con il semplice gesto di apertura di un rubinetto”. Il manifesto sarà diffusi attraverso i canali social e l’esposizione in vari luoghi dei territori serviti. 

In “Gli effetti di un clima già cambiato”, Renato R. Colucci, glaciologo e ricercatore Cnr dell’istituto di Scienze Polari, ha spiegato che cosa significa riscaldamento globale e la sua origine antropica, quali sono le aree del pianeta dove si registrano gli aumenti di temperatura più marcati e quali sono già state le variazioni della temperatura nel nord-est italiano e sulle Alpi, quali sono gli effetti le conseguenze più evidenti e significative già osservate. Il prof. Colucci ha evidenziato qual è stata, ed è, la risposta glaciale alpina e perché la scorsa estate è avvenuta la tragedia in Marmolada. La carenza di piogge e neve di questi ultimi due anni è uno specchio del futuro? con questo interrogativo si è chiusa l’interessante relazione del glaciologo.
Vincenzo Bixio, docente del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Padova, ha realizzato uno studio sulle precipitazioni nella nostra regione che considera i dati di 41 stazioni pluviometriche del Fvg tra il 1994 e il 2021, fornendo nuove e importanti informazioni sull’evolversi delle precipitazioni di forte intensità nel territorio. La conoscenza puntuale della loro distribuzione nelle singole località può offrire dati fondamentali per la progettazione di opere idrauliche adeguate all’evolversi del clima. 

“L’evento di oggi è la rappresentazione concreta del valore creato con la rete dei gestori del servizio idrico integrato della regione – ha commentato il direttore generale di Ausir Marcello Del Ben -. I risultati raggiunti dalla rete e dall’Ausir sono importanti in termini di finanziamento e di progettualità. Questo modo di operare coordinato e strutturato con i gestori ha permesso di utilizzare al meglio gli strumenti disponibili, ai fini della sicurezza e di continuità del servizio con una prospettiva che copre l’intero territorio regionale”. Nella seconda parte dell’evento è intervenuto, in rappresentanza dello Smart Water Management Fvg, Roberto Gasparetto, amministratore delegato di AcegasApsAmga, ricordando come la Rete creata sia il risultato di un lavoro congiunto e di collaborazione avviato da lungo tempo. “Un percorso che ha visto da subito un comune obiettivo per creare un’interconnessione tra le reti, il Masterplan degli acquedotti del Friuli Venezia Giulia, e assicurare così la continuità del servizio su tutto il territorio in caso di indisponibilità di acqua su parte della rete. Il Masterplan è ormai realtà e ha condotto in modo naturale al passaggio successivo: una gestione univoca e condivisa della rete idrica, per contrastare le perdite idriche e puntare a una manutenzione efficiente del sistema regionale di distribuzione dell’acqua potabile”. La rete ha così colto l’opportunità offerta dal Pnrr, per la costruzione del progetto Smart Water Management Fvg da presentare in modo congiunto: grazie a un gruppo di lavoro interaziendale che ha unito il know-how delle varie realtà, è stato costruito un progetto che tenesse conto delle specificità di ognuno con l’obiettivo di efficientare la rete acquedottistica regionale sia per contrastare le perdite, sia per ottimizzarne la manutenzione e i consumi energetici. Il progetto è stato presentato per il Pnrr da Ausir Fvg e si è aggiudicato un finanziamento di 37,4 milioni di euro. “Grazie a questo progetto – ha chiuso Gasparetto – si prevede di diminuire del 13% le perdite idriche nella rete di tutti i territori”.

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