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Economia & Lavoro

Imprese femminili: piccole e giovani, ma coraggiose e sempre più strutturate

Opportunità e sfide presentate alla tavola rotonda organizzata dalla Cciaa Pn-Ud con il suo Comitato imprenditoria giovanile

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UDINE – Coraggiose, capaci di essere flessibili, di mettersi in discussione e reinventarsi velocemente. Di credere nelle intuizioni e tradurre formazione e progetti in realtà. Determinate nel lasciarsi alle spalle il lavoro da dipendenti, facendo tesoro dell’esperienza, ma focalizzate nel rimettersi a studiare per potersi ritagliare una carriera su misura, mettendo in pratica sogni, talenti e competenze. Alle sfide e opportunità delle donne che decidono di avviare un’azienda è stata dedicata la tavola rotonda organizzata oggi pomeriggio (lunedì 19 giugno) dalla Camera di commercio Pordenone-Udine, con il suo Comitato Imprenditoria femminile, impegnato in particolare a promuovere la cultura di impresa al femminile, la certificazione di genere all’interno delle pmi femminili e le misure di sostegno finanziario disponibili, come ha evidenziato la presidente Cécile Vandenheede in apertura dell’incontro, che è stato introdotto, con la presentazione dei dati statistici Fvg, dall’imprenditrice Alessia Rampino, componente del Comitato. La parola poi alle imprenditrici e alle loro esperienze: Ambra Tilatti di Adelaide 1931 (Confartigianato Udine), imprenditrice dell’abbigliamento artigianale ecosostenibile, Dayana Mejias Roman, ad e co-fondatrice della startup tecnologica Apprendo srl (Confindustria Udine), e la biologa, ricercatrice e (oggi) imprenditrice dell’innovazione Rebeca Fuzinatto di Simbiotica srl (Confindustria Udine). A moderare l’incontro, Monica Bortoli, business coach & hr consultant, mentre le conclusioni sono spettate a Maria Lucia Pilutti, segretario generale della Cciaa Pordenone-Udine.

A descrivere statisticamente l’andamento delle imprese femminili è stata l’analisi del Centro Studi Cciaa Pn-Ud, illustrata dalla Rampino, che evidenzia come, in un panorama di imprenditoria guidata da donne che in Fvg è formata in netta prevalenza da micro e piccole imprese individuali, continuino a crescere le società di capitale, come pure i ruoli esecutivi femminili. Rispetto al 2021, il 2022 ha segnato un +4,5% di società di capitali femminili, al netto delle cancellazioni d’ufficio, e addirittura un +9,1% rispetto al 2019: oggi ci sono dunque 4.021 società di capitale femminili, il 15,8% delle società di capitale registrate della regione. Anche a livello di ruoli esecutivi, si registra una lieve crescita, di 128 unità, tra 2021 e 2022: nel 2021 se ne contavano 31.935 e 32.063 nel 2022, di cui il 53,1% come socio o socio di capitale, il 37,8% come amministratore e il 9,2% in altre cariche. E le tre imprenditrici presenti alla tavola rotonda sono fra queste: tutte e tre hanno infatti avviato l’attività nel pieno della pandemia, difficoltà aggiuntiva di non poco conto da superare proprio nel momento di lancio, ma che però hanno affrontato con lucidità e determinazione, riprogrammando e adattando velocemente il lavoro fino a mettersi sulla giusta strada.
«Il fatto che crescano ruoli esecutivi e forme giuridiche d’impresa più strutturata – ha sottolineato Rampino – è un segnale di consolidamento e rafforzamento delle realtà esistenti», pur se in generale le imprese femminili della regione hanno registrato una flessione, anche se lievissima, nello stock totale. Il Fvg, infatti, con 22.028 imprese femminili (il 22,5% del totale delle 97.944 imprese registrate), si colloca sopra alla media italiana, ma nell’ultimo anno si sono perse 87 realtà produttive: un -0,4%, a fronte di una lievissima crescita della media italiana (+0,6%).

Le imprese femminili registrate al 31 dicembre 2022 in Friuli Venezia Giulia sono 22.028. Quasi un quarto delle imprese femminili registrate (22% del totale) opera nel commercio, il 18,1% nei servizi alle famiglie (istruzione, sanità e assistenza sociale…), il 17% nei servizi alle imprese (informazione e comunicazione, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche…) e il 15,5% nel primario. Le restanti in servizi di alloggio e ristorazione (14%), nell’industria (7,1%), nelle costruzioni (2,9%). Le imprese femminili sono in buona misura guidate da under 35: sono giovanili il 9,5% delle femminili contro il 6,6% delle non femminili. Il valore aggiunto prodotto nel corso del 2021 dalle imprese femminili che in Fvg depositano i bilanci è di 761,4 milioni di euro. Producono cioè il 6,6% del valore aggiunto totale regionale.

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