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Pordenonelegge 2023: per l’inaugurazione è arrivato il saluto del Presidente Mattarella

“L’iniziativa conferma inoltre la vocazione internazionale del Friuli Venezia Giulia da sempre cerniera tra Italia e Mitteleuropa, tra Mediterraneo e Balcani, tra Occidente e Oriente”, ha detto il Capo dello Stato

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PORDENONE – Forte emozione mercoledì sera per l’inaugurazione ufficiale di pordenonelegge 2023, al Teatro Verdi: a salutare l’avvio del festival, proprio in apertura di serata, l’augurio della massima carica istituzionale, il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che ha inviato un video messaggio ai promotori e organizzatori e al pubblico della Festa del Libro, spendendo parole di grande partecipazione all’evento culturale che si apre questa sera a Pordenone. “Invio volentieri gli auguri all’annuale edizione di pordenonelegge, che negli anni ha realizzato un forte legame con un crescente numero di appassionati – ha spiegato il presidente Mattarella -. L’iniziativa conferma inoltre la vocazione internazionale del Friuli Venezia Giulia da sempre cerniera tra Italia e Mitteleuropa, tra Mediterraneo e Balcani, tra Occidente e Oriente. Questa Festa del libro, come scrivono gli organizzatori, è anche Festa della libertà perché senza cultura la libertà perde spessore e si indebolisce. È di grande significato che nell’art. 9 della nostra Costituzione sia scritto che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Di questo obiettivo il libro è strumento fondamentale. Auguro successo per l’intensa attività in programma nei prossimi giorni”.

«Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ha fatto un regalo veramente straordinario con questo video messaggio – ha commentato il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti –  Pordenonelegge da tempo ha deciso di vivere sull’uscio della storia attraverso i libri, siamo partiti da Praga e avremo oggi con noi Andrei Kurkov, forse il più grande scrittore ucraino vivente: un saldo filo rosso collega la Praga della Rivoluzione di velluto, liberata dagli uomini di cultura, all’Ucraina di oggi. Pordenonelegge è per questo la Festa del Libro e della Libertà: una manifestazione che può esistere solo dove esiste la libertà, dove è possibile scrivere libri con una moltitudine di idee diverse ai quali i cittadini hanno accesso, libri che non vengono bruciati, Penso agli intellettuali cinesi che giacciono nelle prigioni, ad altre menti libere come Anna Politkovskaja, ai ragazzi di Hong Kong, a Salman Rushdie: troppo spesso gli intellettuali vengono repressi dalle dittature che soffocano la libertà di espressione. Ma finalmente ecco cinque giorni nei quali la città e il territorio sono imbandierati con il giallo e le piume che parlano di leggerezza e del “leggere”. Oggi è’ veramente uno splendido colpo d’occhio quello del popolo di pordenonelegg – ha concluso il presidente Agrusti – che ritrova la festa di questo straordinario evento. Ringrazio le forze dell’ordine e i nostri 200 ospiti d’onore, 200 giovani 16-26enni che rappresentano il nostro futuro e certamente il nostro presente: con loro abbiamo voluto realizzare un patto fra le generazioni, offrendo la possibilità di acquisire le competenze che serviranno per essere classe dirigente delle future generazioni».

Con il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it hanno partecipato alla cerimonia inaugurale, introdotti dagli inni d’Italia, d’Europa e d’Ucraina, il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, il vicepresidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e Assessore alla Cultura Mario Anzil, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ed è inoltre intervenuto il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta, affiancato dal direttore di Fondazione Pordenonelegge.it Michela Zin, e dai curatori del festival Alberto Garlini e Valentina Gasparet. Nel corso della cerimonia è stato letto il messaggio del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
A seguire l’anteprima focalizzata nel vivo dell’attualità, la presentazione di “Api grigie” (Keller), il nuovo romanzo firmato dallo scrittore Andrei Kurkov, la voce letteraria più nota dell’Ucraina del nostro tempo. “Api grigie”, che Andrei Kurkov ha presentato al Teatro Verdi di Pordenone in dialogo con il curatore di pordenonelegge Alberto Garlini, non è un romanzo sulla guerra, richiama piuttosto classici come “Il buon soldato Sc’vèik”, che aiutano a comprendere meglio il mondo. Un romanzo pieno di atmosfera e saggezza, che costringe il lettore a rallentare, ricordandogli ciò che conta di più. Libro vincitore del Prix Médicis Étranger 2022 e del National Book Critics Circle Award – miglior traduzione 2022 – il romanzo è  un grande successo internazionale che pone Kurkov al fianco di grandi scrittori che hanno messo a nudo con ironia le insensatezze della guerra, ed  è allo stesso tempo un romanzo poetico e attuale dove la natura e il rapporto dell’uomo con gli altri esseri viventi sono al centro della narrazione.

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