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Verona ancora indigesta per l’APU Udine

Lorenzo Pegoraro

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Clark, il migliore dei suoi a Verona

VERONA – Nel turno infrasettimanale di campionato, Verona ancora fatale per l’Old Wild West Udine che esce sconfitta dal palasport della città scaligera per 77 a 69.

Questa volta la battuta d’arresto è più indolore rispetto a quella subita in finale play-off, due anni fa, sullo stesso campo, essendo arrivata appena alla terza giornata della stagione regolare; essa, comunque, è importante per fare capire su cosa deve lavorare la squadra friulana per rimanere nelle primissime posizioni di un campionato difficile come quello di quest’anno.

Dopo la grandinata di triple ad alta percentuale di realizzazione (16/31) sotto cui avevano sepolto Piacenza nel turno precedente, i bianconeri non si sono ripetuti con i veneti, autori di un’ottima prova difensiva che ha reso difficile la circolazione della palla sul perimetro e bloccato i rifornimenti ai tiratori ospiti che hanno concluso con un misero 6/20 da tre punti.

I problemi nel tiro dalla distanza si sono poi combinati con la difficoltà dei bianconeri a segnare da sotto contro i lunghi di Verona Murphy, Udom e l’ex Esposito. E meno male che tra i veronesi mancava, per un problema muscolare, l’altro ex Gazzotti. Troppo poco incisivo e “molle” Delia, non a caso impiegato per soli 22′ scarsi, mentre Da Ros ha alternato un buon primo tempo ad un secondo in cui è scomparso dal gioco e Gaspardo è rimasto avulso dal gioco per tutto l’incontro.

Eppure nel secondo quarto l’APU sembrava avere indirizzato a suo vantaggio il match dopo una “fiammata” di 6 punti di Arletti che aveva dato agli ospiti il +13 (16-29), mentre Verona trovava difficoltà ad arrivare a canestro avendo pochissimo dai suoi due americani.

Già nel finire del secondo quarto, ma soprattutto ad inizio della ripresa, i padroni di casa sono però riusciti, con una difesa alta molto aggressiva, a spezzare il gioco dei bianconeri che hanno perso alcuni palloni con i due playmaker e trovato notevoli difficoltà ad andare a canestro, fatta eccezione per un buon Clark, tornato ai suoi livelli (14 punti, 6 falli subiti il suo bottino finale).

Verona prima ha pareggiato i conti sul 39 pari e poi si è portata avanti con una tripla di un altro ex, quel “Lollo” Penna che già la scorsa stagione, con la maglia di Forlì, era risultato indigesto a Monaldi e compagni. E’ stato lo stesso playmaker, nell’ultimo quarto, a segnare i canestri decisivi che hanno valso la vittoria ai padroni di casa dopo che l’APU aveva sbagliato alcune conclusioni importanti con Alibegovic (in ombra questa volta) e Caroti.

Registrato un tanto, il campionato corre veloce e già domenica l’Old Wild West avrà occasione di rifarsi, tra le proprie mura amiche, con l’Umana Chiusi, reduce dalla netta sconfitta patita contro Cividale.

TEZENIS VERONA – APU OLD WILD WEST UDINE 77-69 (12-14; 26-34; 55-55)

TEZENIS VERONA: Mbacke N.E., Stefanelli 9, Morati N.E., Gajic, Devoe 15, Esposito 11, Murphy 11, Massone 2, Penna 17, Udom 10, Bartoli 2. All. Alessandro Ramagli

APU OLD WILD WEST UDINE: Vedovato, Clark 14, Alibegovic 6, Caroti 8, Arletti 8, Gaspardo 3, Delia 6, Da Ros 6, Monaldi 13, Ikangi 5. All. Adriano Vertemati

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