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Cronaca & Attualità

Modelli di partecipazione civica, il Comune svela i 4 modelli

Il sindaco De Toni: “Riteniamo il nostro risultato compiuto solo se è frutto di un percorso condiviso, anche con la minoranza”

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UDINE – “Insieme partecipiamo” è il nome scelto dall’amministrazione comunale di Udine per coinvolgere la cittadinanza sui temi della partecipazione civica. Martedì sera alle 19 in un Palamostre gremito il sindaco Alberto Felice De Toni e l’assessore alla Partecipazione, Quartieri, Associazioni e Sicurezza Partecipata Rosi Toffano hanno presentato le idee del Comune sulla riforma dei comitati di quartiere, condividendo un percorso già presentato alle forze politiche e alla minoranza. Il sindaco De Toni ha portato i saluti iniziali mettendo l’accento sulla volontà di coinvolgere in maniera maggiore i cittadini: “Grazie al grande lavoro dell’assessore Toffano abbiamo sintetizzato quattro proposte, al termine di un approfondito lavoro di studio comparato” ha spiegato il primo cittadino. “Riteniamo il nostro risultato compiuto solo se è frutto di un percorso condiviso, anche con la minoranza. In commissione statuto abbiamo lavorato insieme, vogliamo una convergenza unitaria con l’aggiunta imprescindibile delle istanze dei cittadini”.
“La prima novità è rappresentata dal ribaltamento della prospettiva riguardo alla partecipazione dei cittadini” ha illustrato quindi l’assessore Toffano. “Tutti i modelli già vissuti – e in parte falliti – prevedono una nomina dall’alto, di stampo politico. Noi invece abbiamo voluto seguire la filosofia dei modelli di partecipazione che partivano dal basso, facendo leva su competenze, esperienze, capacità dei residenti, dei comitati, delle associazioni. Per questo abbiamo pensato di valorizzare il territorio ispirandoci come modello a casi di successo come Bergamo, Milano e Reggio Emilia”.
Partendo da questo presupposto sono stati identificati quattro modelli per riformare l’attuale impostazione: le Assemblee di Comunità Territoriale, il Forum delle Associazioni, le Assemblee Civiche Territoriali e le Assemblee di Comunità arricchite dai Tavoli Tematici. L’Assessore ha poi illustrato le caratteristiche dei vari modelli.

Assemblee di Comunità territoriale: Radicato sul territorio, favorire la partecipazione attiva dei cittadini con una suddivisione per quartieri (9) o circoscrizioni (7). La sede di incontro è quella delle Circoscrizioni. Ogni Assemblea possiede un coordinatore ed è formata dai rappresentanti dei comitati dei cittadini, delle associazioni e dei rappresentanti delle comunità del territorio (di tipo religioso, le università della terza età, gli istituti scolastici). L’Assemblea è aperta ai cittadini sopra i 16 anni. Le Assemblee riferiscono all’Assessore. Il compito è quello di presentare proposte e progetti socio cultural, organizzare enti pubblici, sensibilizzare e coordinare il territorio per coinvolgere altri cittadini residenti, incontri con i cittadini, formulare pareri al Sindaco e agli Assessori, incontrare la Giunta. I ruoli previsti del modello sono quelli di identificare il coordinatore dell’Assemblea ma anche il cosiddetto “facilitatore di quartiere”. Il “facilitatore”, incaricato dal Comune, ha funzione di aggregazione e in primis quello di costruire un gruppo di lavoro di persone per le attività e gestire gli eventuali dissidi che possono nascere tra associazioni e comitati.
Tra i compiti dell’amministrazione comunale c’è quella di interpellare l’Assemblea di Comunità prima della formazione del Bilancio, presentare la programmazione di settore e pubblica bandi ad hoc per progetti di cui le associazioni sono responsabili. All’interno della Comunità possono costituire dei sottogruppi per singola materia. I coordinatori si incontrano periodicamente per lo scambio delle buone pratiche.

Comunità territoriale e tavoli tematici: Il modello replica le caratteristiche delle Assemblee di Comunità Territoriale con l’aggiunta dei tavoli tecnici che vanno a costituirsi nelle varie Assemblee su alcuni temi specifici. I tavoli tecnici riguardano Ambiente, territorio e impegno civile, Cultura, Educazione e attività ricreative, Sport, Servizi socioassistenziali e sanità.

Consulta delle Associazioni per aree tematiche: Il modello della Consulta delle Associazioni può coesistere con le Assemblee. Il territorio udinese viene diviso per aree tematiche, la Consulta si riunisce nella Casa Comunale. Le funzioni identificate riguardano il favorire il raccordo fra associazioni e istituzione pubbliche. Lo scopo è quello di promuovere azioni di sensibilizzazione della comunità cittadina per favorire la partecipazione e promuovere azioni di sensibilizzazione alla culturqa della solidarietà e di orientamento al volontariato. La Consulta è presieduta dall’Assessore e dai rappresentanti delle Associazioni iscritte ad un Albo Comunale. La consulta si incarica di proporre al Comune i programmi delle attività da realizzare sul territorio, istituire commissioni di settore specifiche, valutare e sostenere programmi e iniziative, esprimere pareri non vincolanti su tematiche specifica, favorire la pubblicizzazione delle attività organizzato.  I compiti dell’Amministrazione Comunale riguardano il coinvolgimento della Consulta prima del bilancio, presentare la programmazione di settore, sostenere le associazioni e pubblicare un bando ad hoc.

Assemblee Civiche Tematiche: Il modello previsto non divide più il territorio per quartieri. Le Assemblee sono costituite dalle Associazioni per area tematica e riferiscono in questo caso alle Commissioni consiliari. E’ necessario l’iscrizione dell’Albo comunale delle Associazioni. I cittadini residenti nel Comune di Udine possono partecipare alle riunioni. Le assemblee civiche tematiche fanno riferimento alla commissione consiliare per materie, vengono ascoltate per atti di indirizzo o provvedimenti di nuovi servizi sul territorio. Inoltrano pareri sulle normative, analizzano le proposte fatte dai vari cittadini. Le commissioni consiliari possono convocare udienze conoscitive per acquisire il parere su materie di loro interesse.

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