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Economia & Lavoro

Lavoro, 10 aziende del territorio friulano offrono 152 assunzioni

L’assessore Rosolen: “”I recruiting day sono essenziali per raccogliere le esigenze delle comunità e per rispondere alle sollecitazioni che ci arrivano dalle associazioni di categoria”

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UDINE – “I recruiting day, 28 dall’inizio dell’anno, contribuiscono a contrastare  la disoccupazione e ci permettono di affinare quello che è il nostro compito ovvero l’incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro. Sono essenziali per raccogliere le esigenze delle comunità e per rispondere alle sollecitazioni che ci arrivano dalle associazioni di categoria. Si tratta di appuntamenti che aiutano a disegnare quello che è l’assetto del territorio: solo conoscendo e ascoltando i fabbisogni delle imprese possiamo dare risposte puntuali. Sono convinta che nessuna azienda potrebbe scrivere il proprio piano industriale senza pensare ai lavoratori, alla loro formazione, alle competenze; a maggior ragione vale per una Regione e per immaginare il futuro di un territorio”. Lo ha indicato l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen nel corso dell’incontro di presentazione del Recruiting Day promosso dalla Regione Fvg in collaborazione con Confindustria Udine.

Sono 152 i profili ricercati dalle 10 aziende (CGA Technologies srl, Chiurlo srl, CORAM Imprese srl, DEM Group Spa, DESPAR – Aspiag Service Srl, Lima Corporate spa, Rizzani De Eccher spa, Sisecam Flat Glass Italy Srl, Tagleef Industries Spa e Zanutta spa) che partecipano al recruiting day organizzato con Confindustria Udine e spaziano in aree molto diversificate: produttiva, tecnica e impiegatizia. Il seguente link http://eventi.regione.fvg.it/Eventi/dettaglioEvento.asp?evento=221 41 riporta tutti i dettagli per candidarsi. Le candidature vanno inviate entro il prossimo 3 dicembre mentre il 12 dicembre a palazzo Belgrado a Udine le aziende incontreranno le persone selezionate.
“Le risposte dei recruiting – ha riferito Rosolen – superano le aspettative sia in termini di partecipazione che di informazioni e approfondimenti dei percorsi formativi, generano interesse da parte di disoccupati e di occupati e, se pur non soddisfano tutte le richieste delle aziende, attivano le persone nel ricercare il lavoro e permettono la costruzione di una serie di conoscenze tali da metterle in relazione con il mercato del lavoro”.

Sul tema del disallineamento di competenze, Rosolen ha evidenziato come la risposta sia quella di “attrarre talenti e non genericamente quote che vengono assegnate in modo ampio da parte del governo nazionale rispetto a politiche migratorie”.
“Dobbiamo trovare il modo per incentivare chi abbiamo formato e ha le competenze che servono a questo territorio a restare in regione – ha indicato Rosolen -; lo possiamo fare agendo attraverso misure di welfare territoriale e dall’altro dobbiamo fare in modo che chi arriva da noi non subisca il dumping sociale”.
Per Rosolen va inoltre rafforzata la permanenza dei giovani e delle donne sul mercato del lavoro “una delle iniziative che stiamo affinando è intervenire non solo nel supporto alle aziende per stabilizzazioni e contratti indeterminati ma per incentivare le aziende ad assumere, se pur a tempo determinato, guardano almeno al periodo temporale dell’anno”.
Anna Mareschi Danieli vicepresidente di Confindustria Udine nel ringraziare la Regione per portare avanti con convinzione questa apprezzata iniziativa, ha messo in evidenza alcuni dati sulla disoccupazione elaborati dall’Ufficio Studi di Confindustria riferiti alla ripresa dell’attività economica post pandemia che mostrano un decremento della disoccupazione in Fvg dal 5,8% del 2021 al 5,4% del 2022 e dovrebbe scendere quest’anno al 4,7%, per attestarsi 4,6% nel 2024.
In Fvg, in base alla rilevazione condotta dal sistema informativo Excelsior, le imprese dell’industria e dei servizi hanno preventivato 25.510 entrate di lavoratori nel quarto trimestre del 2023, +2% rispetto allo stesso periodo del 2022.  Nel 56,1% dei casi, le aziende hanno difficoltà a trovare i profili professionali ricercati.
Tra le figure che presentano le maggiori criticità a livello regionale si trovano i tecnici in campo ingegneristico (80% di difficile reperimento), tecnici della gestione dei processi produttivi (77,9%), operai specializzati nell’edilizia (85,9%).

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