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L’APU sfiora la vittoria con Cantù che fa sua gara-1

Il tiro da tre allo scadere di Caroti è finito sul ferro, consegnando la vittoria a Cantù per 64-61 in gara-1 delle semifinali play-off. Davanti a 4300 spettatori, senza tifosi friulani per limitazioni alle trasferte, la partita è stata decisa da episodi e errori di Udine

Lorenzo Pegoraro

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Cannon impegnato contro Cantù
Cannon impegnato contro Cantù

DESIO – Si è infranto sul ferro il tiro da tre allo scadere di Caroti che avrebbe significato “tempo supplementare” e che, invece, è valso la vittoria di Cantù, per 64 a 61. E’ finita così gara-1 delle semifinali play-off, una partita di grande equilibrio che ha visto prevalere all’ultimo i padroni di casa al cospetto di circa 4300 spettatori locali ai quali non si sono aggiunti i tifosi friulani a causa delle limitazioni alle trasferte stabilite di recente dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.

I bianconeri sono stati vicinissimi a cogliere lo scalpo esterno dei forti lombardi che da tempo, al pari dei friulani, stanno cercando di ritornare nella prima serie nazionale. Come ricordato da coach Vertemati nel post-gara, la partita è stata decisa dagli episodi che hanno visto premiare la formazione di casa e da qualche errore di troppo nella gestione del gioco (17 palle perse) e nelle triple (8/34, il 24% di realizzazioni) degli ospiti.

E’ evidente che sulle statistiche dei bianconeri pesa notevolmente la perdurante assenza della guardia Clark, alle prese da oltre due mesi nella guarigione di un dolore ad un tendine. Se Cantù nei momenti di difficoltà può dare la palla a due artisti della palla a spicchi come il playmaker Hickey o la guardia Moraschini, Udine è, invece, sempre “costretta” a fare girare il meglio possibile la sfera per trovare un proprio giocatore in una posizione idonea al tiro. E non è una differenza da poco.

In gara-1 l’ottima prestazione di un preciso Alibegovic (20 punti, 9/17 al tiro) e quella comunque positiva di Gaspardo (12 punti, 8 rimbalzi) hanno, in parte, mascherato la mancanza della guardia americana; in gara-2, in programma sempre a Desio martedì sera, occorrerà un apporto maggiore dei vari Monaldi, Caroti e Cannon per riportare la serie in parità.

Acqua S. Bernardo Cantù – Apu Old Wild West Udine 64-61 (21-18, 40-33, 50-51)

Acqua S. Bernardo Cantù: Lorenzo Bucarelli 13 (3/8, 2/2), Solomon Young 13 (1/3, 3/4), Riccardo Moraschini 12 (3/4, 0/7), Stefan Nikolic 11 (1/2, 3/4), Anthony Hickey 10 (5/9, 0/4), Filippo Baldi rossi 3 (0/4, 1/7), Nicola Berdini 2 (0/0, 0/1), Christian Burns 0 (0/3, 0/1), Luca Cesana 0 (0/0, 0/1), Curtis Nwohuocha n.e., Gabriele Tarallo n.e., Carlo Tosetti n.e.. All. Cagnardi.

Apu Old Wild West Udine: Mirza Alibegovic 20 (7/11, 2/6), Raphael Gaspardo 12 (4/5, 1/4), Diego Monaldi 7 (0/0, 2/9), Lorenzo Caroti 5 (1/1, 1/9), Quirino De laurentiis 5 (2/2, 0/0), Jalen Cannon 4 (2/2, 0/0), Iris Ikangi 3 (0/1, 1/5), Gianmarco Arletti 3 (0/0, 1/1), Matteo Da ros 2 (1/2, 0/0), Benjamin Marchiaro n.e., Marcos Delia n.e.. All. Vertemati.

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