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Eventi & Cultura

Stefano Bartezzaghi a Leggermente per discutere della manipolazione del sapere

Per indagare il tema sarà analizzata la controversa figura di Giulio Camillo, padre del Teatro della memoria, anche attraverso un’installazione interattiva concepita dal collettivo artistico Zeroidee

Redazione Online

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SAN DANIELE DEL FRIULI – Nuovo imperdibile appuntamento targato Leggermente, il 22 e 23 febbraio. “Conosco ergo sum (?). Giulio Camillo e il Teatro della Memoria”, questo il titolo della due giorni (organizzata con il sostegno di Regione Fvg, Comune di San Daniele, Civica Biblioteca Guarneriana, Fondazione Friuli) che porterà a San Daniele del Friuli niente meno che Stefano Bartezzaghi, enigmista, giornalista e scrittore italiano. Con lui Paolo Patui e Mario Turello si confronteranno sul grande tema della manipolazione del sapere anche attraverso l’analisi della controversa figura di Giulio Camillo, padre del Teatro della memoria: «Innanzitutto spiegheremo cosa ci ha spinti a organizzare un progetto tanto particolare – ha sottolineato Patui -. Grazie a Mario Turello – forse il più importante biografo di Giulio Camillo – cercheremo di delineare la figura dell’erudito friulano, le sue intuizioni, ma anche alcuni aneddoti che contribuiranno a scoprire aspetti affascinanti della sua personalità». In quanto all’ospite della serata, Stefano Bartezzaghi, Patui ha precisato: «Ci racconterà come ha conosciuto la figura di Giulio Camillo (grazie al suo grande maestro Umberto Eco). Con la consueta ironica leggerezza spiegherà il fascino dell’ars combinatoria, che mette assieme numeri e lettere, destini e significati dell’esistenza, come lo stesso Camillo amava dimostrare».

L’INSTALLAZIONE – Altro importante appuntamento in programma è l’inaugurazione di “Le dirai marte o metallo”, un’installazione interattiva multimediale concepita dal collettivo artistico Zeroidee (con la consulenza scientifica di Paolo Patui, Mario Turello; animazioni grafiche di Roberto Ranon; sviluppo informatico di Matteo Gervasi; musiche originali e sound design di Davide Vettori; supporto tecnico di Alessandro Pasquali, Giordano Sala) che nasce dalla provocazione utopica di Giulio Camillo (Friuli, 1480-1544) e il suo Teatro della memoria: una macchina noetica  (le scienze noetiche studiano la coscienza e la sua interrelazione con il piano materiale) capace di produrre tutta la conoscenza possibile mediante combinazioni. A distanza di alcuni secoli, il pensiero corre a internet, fonte inesauribile di informazioni e dati. L’installazione, dunque, esplora la questione dell’interpretazione in un sistema che oggi ci permette di accedere a un sapere che si sviluppa a partire da noi stessi, supportato da algoritmi che assecondano il nostro punto di vista, i nostri gusti, le nostre opinioni.

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO – Si comincerà quindi sabato 22 febbraio, alle 16.30 (fino alle 21), alla chiesa della Fratta con l’inaugurazione di “Le dirai marte o metallo”: installazione multimediale interattiva (a cura di Zeroidee). Sempre sabato, ma dalle 18, alla Biblioteca Guarneriana Antica è prevista una tavola rotonda (“Giulio Camillo e il gioco dell’Ars Combinatoria”) con Stefano Battezzaghi, Paolo Patui e Mario Turello, a seguire rinfresco e vin d’honneur. La due giorni proseguirà anche domenica 23 febbraio, alle 11.15, sempre alla chiesa della Fratta. Angelo Floramo guiderà il pubblico in un “Viaggio nel Teatro della Memoria di Giulio Camillo”. Parlerà di cabala ed esoterismo, ma anche di scienza e congiunture astrali, improvvisando, a seconda degli spunti che gli saranno forniti dall’installazione, che resterà visitabile fino alle 18. Ma l’appuntamento con Floramo, guidato dalla sua impareggiabile creatività, accompagnerà gli spettatori anche alla scoperta di alcuni segreti nascosti nella Guarneriana.

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