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Cronaca & Attualità

La Polizia locale di Udine ha festeggiato i suoi 155 anni di vita

L’assessore Roberti ha espresso grande apprezzamento per l’apertura del nuovo presidio udinese di Polizia locale a Borgo Stazione

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UDINE – La legge regionale 5 del 2021 suggella una posizione della Polizia locale del Friuli Venezia Giulia all’avanguardia in Italia, ma è adattata a una cornice normativa nazionale che va riformata perché obsoleta, visto che risale al 1986, epoca in cui non esistevano, per esempio, le frodi informatiche che oggi sono il reato più diffuso in Friuli Venezia Giulia. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, prendendo la parola sotto la Loggia del Lionello in occasione del 155esimo anniversario della fondazione del Corpo della Polizia locale del Comune di Udine.

Secondo l’assessore, occorre fare altri passi avanti e in questo senso la riforma nazionale della sicurezza sarebbe urgente, ma viene bloccata per ragioni ideologiche, quelle stesse di chi, per esempio, non comprende che le telecamere di sorveglianza sono strumenti fondamentali per il lavoro delle Forze dell’ordine.
L’assessore ha espresso grande apprezzamento per l’apertura del nuovo presidio udinese di Polizia locale a Borgo Stazione, perché lì la popolazione avvertiva un problema; la sicurezza è fatta non solo di reati effettivamente commessi – certamente pochi in Friuli Venezia Giulia rispetto ad altre zone d’Italia – , ma anche di percezione, come il poter camminare tranquilli e il sentirsi garantiti dalla presenza fisica delle Forze dell’ordine, di cui le divise municipali sono rappresentative dell’Ente più prossimo (il Comune appunto).

La Regione, con il Programma di sicurezza e le sue integrazioni, ha ricordato l’assessore, ha investito ingenti risorse e ha puntato sull’innovazione tecnologica (droni e telecamere) e sostenuto l’attivazione di nuclei specialistici con l’utilizzo di cani antidroga. Un impegno che s’inserisce nel quadro di una costante e proficua collaborazione in Friuli Venezia Giulia tra tutte le Forze dell’ordine e di utilizzo complementare e osmotico delle migliori pratiche e competenze tra i corpi di Polizia locale in tutto il territorio regionale, secondo una mutua solidarietà ben diversa dallo spirito coercitivo che era stato imposto con le soppresse Unioni territoriali intercomunali.  Alla celebrazione, aperta dal comandante della Polizia locale di Udine Eros Del Longo e conclusa con la consegna delle benemerenze di encomio e di anzianità di servizio, hanno preso parte i vertici del Comune di Udine, con il sindaco e l’assessore alla Sicurezza, e altre autorità civili, militari e religiose, presente anche l’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzoccato.

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