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Economia & Lavoro

Aquileia Capital Service, a Tavagnacco a rischio 52 posti di lavoro

Per i lavoratori di Tavagnacco si tratta dell’ennesima tappa di un calvario incominciato dieci anni fa con il crac della Hypo Bank

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TAVAGNACCO – «La Fisac Cgil e la Cgil di Udine metteranno in campo ogni azione necessaria a tutelare i lavoratori di Aquileia Capital Service (Acs) di fronte alla procedura di riorganizzazione avviata dalla società, che ha annunciato l’esubero di 52 dei 100 dipendenti della sede di Tavagnacco. L’operazione, comunicata la scorsa settimana alle organizzazioni sindacali di categoria, è legata alla scelta della proprietà, che come noto fa capo a Bain Capital, di cedere una cospicua parte delle attività di Acs, il braccio operativo del gruppo statunitense in Italia nella gestione dei crediti deteriorati (Non performing loans)». A dirlo sono Andrea Rigonat, segretario generale Fisac Cgil Udine ed Emiliano Giareghi, segretario generale Cgil Udine. 

«Per i lavoratori di Tavagnacco – aggiungono – si tratta dell’ennesima tappa di un calvario incominciato dieci anni fa con il crac della Hypo Bank. Fisac e Cgil, a fianco degli altri sindacati di categoria e confederali, garantiscono il loro pieno impegno a tutti i livelli, anche attraverso le necessarie iniziative di coinvolgimento delle istituzioni regionali e locali, per sollecitare una strategia di rilancio di Acs e delle sue attività e per difendere i diritti e gli interessi di tutti i dipendenti coinvolti».

                                                                       

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