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Transizione 5.0, le imprese friulane ancora caute tra innovazione e sostenibilità

Un’indagine della Camera di Commercio Pordenone-Udine evidenzia il percorso ancora iniziale delle imprese friulane nella Transizione 5.0. Consapevolezza limitata e investimenti ridotti, ma fiducia nei benefici di questa trasformazione tecnologica

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Piano di crescita
Piano di crescita (© Depositphotos)

La Transizione 5.0 rappresenta una nuova frontiera per le imprese, unendo innovazione tecnologica e sostenibilità per costruire un futuro economico più efficiente. Tuttavia, un’indagine della Camera di Commercio Pordenone-Udine, che ha coinvolto 200 aziende friulane, ha evidenziato come molte imprese della regione siano solo parzialmente consapevoli dei benefici e delle sfide di questa trasformazione.

Consapevolezza e percezione della Transizione 5.0

Dai risultati emerge che solo il 36% delle aziende intervistate dichiara una consapevolezza moderata o alta riguardo alla Transizione 5.0, con una consapevolezza elevata indicata appena dal 7,5%. Un dato importante è che quasi la metà degli intervistati ritiene che la Transizione 5.0 possa migliorare l’efficienza operativa (47,5%), il benessere lavorativo (34%), la produttività (25,5%) e la sostenibilità ambientale (23,5%).

Implementazione tecnologica e difficoltà riscontrate

Il 44,5% delle aziende non ha ancora adottato tecnologie associate alla Transizione 5.0, mentre un terzo ha introdotto sistemi come big data e cloud computing. Per quanto riguarda soluzioni più avanzate, l’11% delle aziende ha adottato l’intelligenza artificiale, il 9% l’Internet of Things e solo una piccola percentuale ha implementato realtà aumentata e robotica collaborativa.

Le principali difficoltà segnalate riguardano i costi elevati (31%), le competenze interne limitate (25%) e le problematiche di sicurezza e privacy (21%).

Intelligenza Artificiale, una strada ancora poco battuta

L’indagine evidenzia un approccio cauto verso l’intelligenza artificiale: l’89% delle aziende non utilizza ancora soluzioni basate sull’AI, e il 63,5% non prevede di adottarla nel prossimo futuro. Le imprese interessate vedono l’AI come uno strumento utile in settori come marketing e vendite (33%) e servizio clienti (29%).

Investimenti e incentivi, una scommessa in standby

Negli ultimi tre anni, il 77,5% delle aziende non ha effettuato investimenti significativi in tecnologie della Transizione 5.0. Anche per il futuro, oltre il 70% delle aziende intervistate non prevede di investire in queste tecnologie, principalmente per mancanza di incentivi. Solo il 3% ha infatti usufruito di agevolazioni fiscali.

Le richieste delle imprese: formazione e supporto

L’indagine della Camera di Commercio ha permesso di raccogliere spunti per migliorare i servizi offerti. La maggior parte delle imprese ha indicato interesse per corsi di formazione (54,5%), consulenze su incentivi e finanziamenti (52%) e workshop (45,5%). Tra le competenze più richieste spiccano quelle legate alla gestione del cambiamento digitale (40%) e alla sostenibilità ambientale (29%).

Il percorso della Transizione 5.0 è solo all’inizio, ma l’interesse c’è e le imprese friulane sono consapevoli del potenziale di questa trasformazione. Grazie al supporto della Camera di Commercio e a una formazione mirata, le aziende potrebbero diventare protagoniste di un futuro più sostenibile e innovativo, contribuendo alla crescita economica del territorio.

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