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Pordenone

Vigili del fuoco del 1983 a Pordenone: 42 anni dopo, ancora uniti

Un gruppo di vigili del fuoco entrati in servizio nel 1983 si è ritrovato per celebrare il forte legame costruito in anni di interventi e sacrifici

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Vigili del fuoco
Vigili del fuoco ( © Depositphotos)

Dopo 42 anni di carriera e di esperienze condivise, il gruppo dei vigili del fuoco entrati in servizio nel 1983 a Pordenone si è riunito per un incontro gioviale, questa volta ospitato presso il bocciodromo di Torre. Ognuno di loro ha percorso strade diverse all’interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, prestando servizio in varie sedi provinciali e nazionali, ma il forte senso di appartenenza li ha sempre tenuti uniti.

I ricordi degli interventi e il legame indissolubile

L’incontro è stato un’occasione per rivivere le esperienze più significative affrontate in carriera, tra interventi difficili e situazioni estreme che solo chi veste questa divisa può comprendere appieno. Il soccorso è sempre stato il cuore della loro missione, un servizio rivolto a tutti i cittadini senza distinzione di genere, etnia o appartenenza politica. Per ogni vigile del fuoco, al centro dell’attenzione c’è sempre stata solo una cosa: la persona in difficoltà.

Dal 1983 a oggi: un cambiamento radicale

Negli ultimi quattro decenni la società è cambiata e con essa anche il lavoro dei vigili del fuoco. Se nel 1983 gli interventi annuali erano circa 3.000, oggi sono quasi raddoppiati, con una diversificazione delle tipologie di emergenze affrontate. Tuttavia, il numero di operatori si è quasi dimezzato, aumentando il carico di lavoro per chi è ancora in servizio. Inevitabile, quindi, un pensiero ai colleghi che continuano a prestare il loro impegno nelle squadre operative.

Condivisione di emozioni e nuove scoperte

Durante la serata, tra un ricordo e l’altro, i pompieri del 1983 hanno condiviso esperienze e aneddoti, scoprendo che c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare dai colleghi. Il lavoro del vigile del fuoco porta spesso a confrontarsi con il dolore altrui, un peso emotivo difficile da raccontare a chi non ha vissuto le stesse situazioni. Proprio per questo, occasioni come questa non sono solo momenti di festa, ma anche opportunità per condividere emozioni profonde con chi può capirle davvero.

Un legame che dura per tutta la vita

Nonostante siano passati oltre quattro decenni, il richiamo della sirena risveglia ancora in loro l’istinto del soccorso, facendo domandare dove stia andando quella squadra in emergenza e quale nuova sfida i più giovani stiano per affrontare. Dopotutto, come si dice nel Corpo: una volta vigile del fuoco, vigile del fuoco per sempre.

Solidarietà anche fuori dal servizio

Oltre ai ricordi e all’allegria, la serata è stata anche un momento di solidarietà. I partecipanti hanno lasciato una donazione per le persone con disabilità che frequentano il bocciodromo, contribuendo a rendere lo sport più accessibile a tutti. Un gesto che testimonia come il senso di aiuto e supporto non si spenga con la fine del servizio attivo.

I protagonisti della serata

A partecipare all’incontro sono stati: Orlando Bigatton, Pierino Brosolo, Renzo Buosi, Giuseppe De Marco, Roberto De Piccoli, Ivo Furlan, Giovanni Maiano, Delfio Martin, Franco Miniutti, Stefano Origoni, Ezio Polese, Stefano Redolfi, Gianni Scussat, Stefano Zanut e Agostino Zucchet. Una squadra che, ancora oggi, continua a sentirsi unita come un tempo.

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