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Nasce il Distretto del Commercio Riviera friulana per far rinascere i centri storici

Con 1,178 milioni di euro di investimenti, di cui 600mila regionali, nasce il Distretto del commercio della Riviera friulana: 10 Comuni uniti per rigenerare i centri storici, rivitalizzare il commercio e promuovere turismo e sostenibilità

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L'assessore Bini, il sindaco D'Altilia e il presidente Bordin a Palazzolo dello Stella alla presentazione del neonato Distretto del commercio della Riviera friulana
L'assessore Bini, il sindaco D'Altilia e il presidente Bordin a Palazzolo dello Stella alla presentazione del neonato Distretto del commercio della Riviera friulana

Il neonato Distretto del commercio della Riviera friulana si candida a diventare un esempio di collaborazione pubblico-privato in Friuli-Venezia Giulia. Con un investimento complessivo di 1,178 milioni di euro, di cui 600mila stanziati dalla Regione, il progetto unisce amministrazioni, imprese e associazioni di categoria con l’obiettivo di restituire vitalità ai centri storici costieri e dell’entroterra lagunare.

Dieci Comuni, un solo obiettivo: ripartire dai borghi

A guidare l’iniziativa è una rete di 10 Comuni – da Palazzolo dello Stella a Marano Lagunare – affiancati da Confcommercio e sostenuti dall’assessorato regionale alle Attività produttive e Turismo. Fare rete significa generare crescita concreta e duratura”, ha sottolineato l’assessore Sergio Emidio Bini, ricordando che oggi il 62 % dei Comuni friulani partecipa a un distretto del commercio.

Rigenerazione urbana e lotta alla desertificazione commerciale

Il piano triennale mette al centro la rigenerazione urbana, la riattivazione degli spazi sfitti e il contrasto alla desertificazione commerciale. Saranno finanziati interventi di riqualificazione di aree pubbliche, nuovi arredi urbani e percorsi pedonali capaci di rendere i centri storici più attrattivi per residenti e turisti.

Infrastrutture, digitalizzazione e marketing territoriale

Il progetto prevede azioni su più fronti:

  • potenziamento delle infrastrutture fisiche e digitali;
  • lancio di servizi online per imprese e visitatori;
  • bandi dedicati alle attività economiche esistenti e a chi vorrà aprire nuove botteghe nei centri storici;
  • campagne di marketing territoriale per rafforzare l’identità della Riviera friulana.

Mobilità dolce e cicloturismo come fattori chiave

Un ruolo decisivo sarà assegnato alla mobilità dolce: il distretto collegherà i centri abitati con gli assi ciclabili già presenti, creando itinerari sicuri per ciclisti e pedoni. L’obiettivo è favorire un turismo sostenibile che valorizzi ambiente, paesaggio e tipicità locali.

Chilometro zero, comunità energetiche e sostenibilità

La promozione del chilometro zero e delle eccellenze enogastronomiche locali andrà di pari passo con la nascita di comunità energetiche e l’adozione di soluzioni green. Investire su sostenibilità e innovazione diventa così la leva principale per rilanciare l’economia di prossimità e attrarre nuovi flussi turistici.

Le parole di Bini

La Riviera friulana è un territorio che unisce natura, tradizione e dinamismo imprenditoriale – ha concluso Bini –. Questo distretto dimostra che investire con visione e costruire alleanze solide può dare un futuro ai nostri centri storici e a chi li anima ogni giorno con il proprio lavoro”.

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