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In Friuli-Venezia Giulia il primo agrivoltaico integrato d’Europa

A Palazzolo dello Stella inaugurato il primo impianto agrivoltaico del Friuli-Venezia Giulia: innovativo, integrato con l’ambiente, dotato di sensori avanzati e intelligenza artificiale. Un modello per l’agricoltura sostenibile del futuro

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Il primo impianto agrivoltaico avanzato a Palazzolo dello Stella
Il primo impianto agrivoltaico avanzato a Palazzolo dello Stella

A Palazzolo dello Stella, in provincia di Udine, è stato inaugurato il primo impianto agrivoltaico avanzato del Friuli-Venezia Giulia, un’infrastruttura rivoluzionaria che coniuga produzione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione agricola.

Un progetto pionieristico che unisce agricoltura e innovazione tecnologica, valorizzando il territorio e migliorando la sostenibilità economica delle imprese agricole.

Un impianto agrivoltaico unico in Europa

La struttura, installata nell’azienda agricola Weldan di Walter Bagnarol, rappresenta un vero e proprio laboratorio sperimentale a cielo aperto. Con una superficie di circa 600 metri quadrati, l’impianto è suddiviso tra terreno seminativo (250 mq) e vigneto (350 mq) ed è completamente privo di cemento, a conferma del suo basso impatto ambientale.

A differenza dei tradizionali impianti fotovoltaici a terra, il sistema agrivoltaico è progettato per un uso duale del suolo: i pannelli solari sono installati su strutture sopraelevate che permettono la continuazione delle attività agricole sottostanti.

L'impianto agrivoltaico a Palazzolo dello Stella

L’impianto agrivoltaico a Palazzolo dello Stella

Intelligenza artificiale e monitoraggio avanzato

Il cuore tecnologico del progetto è un sofisticato sistema di sensori e Intelligenza Artificiale, unico in Europa, in grado di monitorare parametri ambientali e agricoli in tempo reale. Tra le tecnologie più innovative vi sono le “foglie elettroniche” e le camere 3D, che permettono di analizzare microclima, salute e crescita delle colture, in particolare della vite, sia sotto i pannelli che in campo aperto.

Questo sistema si inserisce in un progetto più ampio, sostenuto da Ape Fvg, Ersa, l’Università di Udine, Akren e Cet Electronics, e fa parte del Sissar, il sistema per l’innovazione dell’agricoltura della Regione.

Tre obiettivi chiave: sostenibilità, redditività, salute delle piante

Come ha spiegato il titolare Bagnarol, l’obiettivo della sperimentazione è rispondere a tre sfide cruciali:

  1. Ridurre la peronospora della vite, una malattia fungina tra le più temute in viticoltura;
  2. Incrementare e diversificare il reddito agricolo, grazie alla produzione energetica;
  3. Migliorare l’impatto ambientale delle attività agricole, in un’ottica di economia sostenibile.

Il sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia

L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, ha sottolineato che questo impianto rappresenta una “visione completamente diversa” rispetto alla produzione energetica tradizionale, spesso criticata per i suoi impatti paesaggistici e ambientali. «Non siamo di fronte a operazioni speculative, ma a progetti che rafforzano la redditività e la sostenibilità delle aziende agricole locali», ha dichiarato.

L’assessore Stefano Zannier all'inaugurazione

L’assessore Stefano Zannier all’inaugurazione

Anche il presidente di Ape Fvg, Loreto Mestroni, e il sindaco di Palazzolo, Franco D’Altilia, hanno presenziato all’inaugurazione, confermando il valore strategico dell’iniziativa.

Verso il futuro dell’agricoltura elettrificata

Il progetto agrivoltaico di Palazzolo rappresenta una prima tappa verso l’elettrificazione delle pratiche agricole, come il caricamento di robot tagliaerba e l’utilizzo di tecnologie per i trattamenti UVC. Una strada innovativa, che apre scenari entusiasmanti per l’agricoltura del futuro, capace di coniugare tradizione, efficienza e rispetto per l’ambiente.

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