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OWW irriconoscibile: al Carnera passa anche Mantova

Lorenzo Pegoraro

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OWW impegnata contro Mantova

UDINE – L’Old Wild West Udine non guarisce, ma, anzi, peggiora il suo stato di salute perdendo la sua sesta gara consecutiva per 68 a 57 al cospetto della Staff Mantova. Tanto per dire, i lombardi avevano appena cambiato allenatore (via Di Paoloantonio, dentro Di Carlo) per via degli scarsissimi risultati fino a quel momento colti. Al di là del risultato finale, la prestazione dei bianconeri è stata deprimente, il punto (speriamo) più basso della stagione dell’APU. Unico a salvarsi: Federico Mussini, l’ultimo arrivato, mai domo per tutta la partita e top scorer bianconero con 19 punti (ed 8 rimbalzi, lui che non è certamente un gigante!).

Dopo un primo quarto che aveva dato l’illusione all’OWW di potere domare, senza troppa difficoltà, i mantovani ed un secondo in cui gli ospiti si erano portati avanti, anche se con un solo punto di vantaggio all’intervallo, i bianconeri sono progressivamente andati “in bambola” nei secondi venti minuti.

Nonostante Mantova sia, con tutto il rispetto, poca cosa, Udine è sembrata non avere più un gioco, con i singoli bianconeri che, in attacco, cercavano soluzioni individuali per tentare di riagganciare Mantova che prendeva progressivamente il largo. E dire che gli ospiti ci hanno messo del loro per consentire all’OWW di rifarsi sotto, buttando via un numero considerevole di palloni (17 alla fine) e perdendo ben tre giocatori per cinque falli nell’ultimo quarto (Ghersetti, Weaver e James). Ma evidentemente qualsiasi aiuto, anche involontario, non poteva bastare per una APU che è apparsa, ancora una volta, la lontana parente della formazione quasi imbattibile di fine 2020, anche considerando le assenze (pesanti, per carità) di Amato e Nobile.

La domanda, inevitabile, che sorge dopo il triste spettacolo di domenica sera è la seguente: coach Boniciolli ha in mano la sua squadra? I suoi insegnamenti, le sue sollecitazioni, i suoi richiami vengono recepiti? In un campionato in cui gli stimoli forniti dal pubblico sono assenti, è ovviamente un particolare di non poco conto.

Due flash gettano diverse ombre su questo aspetto. A fine secondo quarto c’è una rimessa in attacco per l’APU con 4 secondi da giocare. Boniciolli chiama timeout per disegnare lo schema, ma al ritorno in campo Mussini “muore” con la palla in mano. Ancora prima, a fine primo quarto, Boniciolli manda in campo Mobio, uno dei migliori nelle ultime partite. Mobio, in pressing difensivo, commette fallo e Boniciolli, infuriato, lo richiama in panchina rifilandogli il classico “cazziatone”. Magari in futuro sarà anche di stimolo all’ex Capo d’Orlando, ma con Mantova ha sortito l’effetto contrario: il suo tabellino finale riporta 0 punti in quasi 12′ sul parquet.

La società del Presidente Pedone, a fine partita, ha ordinato il silenzio stampa. Ci saranno novità in arrivo?

APU OLD WILD WEST UDINE – STAFF MANTOVA 57-68 (18-13, 30-31, 43-51)

APU OLD WILD WEST UDINE: Johnson 11, Mussini 19, Deangeli, Antonutti 8, Mobio, Agbara ne, Foulland 13, Giuri 6, Nobile ne, Pellegrino, Italiano, Azzano ne. All. Boniciolli.

STAFF MANTOVA: Infante, Ceron 18, James 12, Ferrara 6, Ghersetti 5, Maspero 3, Cortese 7, Bonacini 10, Weaver 7, Ziviani. All. Di Carlo.

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