Cronaca & Attualità
A Udine un centro senza auto: ecco la rivoluzione della giunta De Toni
Le nuove zone saranno attive dal 2 aprile. De Toni: “Una misura a beneficio di tutti per l’intera città”. Marchiol: “Dopo anni di incertezza e confusione finalmente regole semplici”
UDINE – Dopo anni di sospensione, interruzioni, riattivazioni e tanta confusione, Udine avrà nuove regole per l’area pedonale e la zona a traffico limitato. “Un vero cambio di passo per l’intera città” annuncia il sindaco Alberto Felice De Toni. “Facciamo una scelta chiara e decisa che va nella direzione della qualità della vita e della salute dei cittadini. Una scelta che è già stata abbracciata da tante città in Italia e all’estero. Certo le fasi di transizione richiedono l’impegno di tutti, ma siamo sicuri di andare nella direzione giusta. Un centro senza auto è più vivibile, bello, attrattivo. Non è solo una questione di forma, ma di sostanza. Tutti abbiamo visto i dati sull’inquinamento della Pianura Padana. Dobbiamo fare uno sforzo, da subito e l’amministrazione pubblica deve lavorare per la salute e il benessere dei suoi cittadini”.
La lunga storia della Ztl risale al 2004. Dopo vari interventi di perimetrazione, rimodulazione della sosta, aperture e chiusure al traffico, era stata nuovamente rivista dalla precedente amministrazione al termine del confronto con i vari interlocutori, commercianti, residenti, cittadini, portando ad un documento condiviso che era stato poi portato all’attenzione del Consiglio.
Un centro più attrattivo
“La delibera consiliare 14 del 2022 infatti, che istituiva le varie zone e approvava il disciplinare della Polizia Locale, non è mai stata attuata, anzi” spiega l’assessore alla Mobilità Ivano Marchiol. “Dopo la pedonalizzazione di Mercatovecchio ci si è in pratica arenati, generando una situazione di caos e incertezza, come chiunque attraversi il centro può constatare. Le auto vengono parcheggiate in maniera selvaggia, anche in zona pedonale, senza alcun rispetto del regolamento. Gli stalli per il carico scarico non sono utilizzabili da chi lavora, non c’è sicurezza per pedoni e ciclisti né tantomeno, per ironizzare, per statue e croci”. Da qui l’esigenza di restituire alla città una disciplina chiara, semplificata per dare davvero una nuova vivibilità al centro storico, per i cittadini, per le attività economiche, per i turisti. Basti pensare che i permessi per l’ingresso in ZTL sono in regime di proroga dal 2012.
“Il disciplinare precedente viene salvaguardato” continua Marchiol “ ma l’Amministrazione ha voluto operare in chiave migliorativa seguendo l’obiettivo di semplificare le regole, rendere le aree più omogenee, mettendo al centro i frequentatori del centro storico, tutelando e valorizzando il cuore della città con particolare attenzione al funzionamento delle attività economiche”.
“Siamo sicuri che il centro sarà così maggiormente attrattivo, fruibile, funzionale e che ne beneficeranno anche le tante attività economiche” aggiunge il vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Alessandro Venanzi “con cui abbiamo condiviso i passaggi. Grazie alle nuove regole il loro lavoro sarà adesso facilitato, perché all’interno della ZTL, il cui disciplinare di accesso rimane il medesimo, potranno utilizzare un numero molto maggiore di stalli dedicati al carico e scarico. Senza contare come l’area pedonale e la zona a traffico limitato saranno un vero e proprio gioiello, dove sarà bellissimo passeggiare, fermarsi a consumare qualcosa e fare shopping, esattamente come lo è in piazza Matteotti e via Mercatovecchio”.
Le principali novità
Il cuore di Udine sarà diviso in due diverse zone, l’area pedonale, che viene ampliata, e la Zona a Traffico Limitato, che viene altresì ingrandita e verrà dotata di 5 telecamere ai varchi corrispondenti. Viene eliminata invece la Zona a Traffico Pedonale Privilegiato, ipotizzata dalla precedente amministrazione. “Questa zona non rispondeva all’esigenza delle attività economiche, dato che includeva anche l’utenza generica e non consentiva una fruizione libera delle strade e delle piazze, data la compresenza dei mezzi” illustra Marchiol. “Abbiamo deciso di eliminarla per semplificare e per dare una risposta più decisa alle esigenze delle categorie economiche che necessitano di un numero adeguato di stalli di carico – scarico”.
Il cuore di Udine ad accesso pedonale sarà sostanzialmente il medesimo: saranno eliminati i cosiddetti “cul de sac” in piazzetta Marconi, via Sarpi da Piazza Matteotti fino a via Erasmo Valvason, via Savorgnana a partire da via Stringher, via Stringher lato Duomo, e inoltre verrà migliorata l’area fronte Duomo con una riconfigurazione degli stalli, a spina di pesce, dal lato di via dei Calzolai. Verrà mantenuto il senso unico e il libero accesso veicolare da via San Francesco sia verso via Vittorio Veneto che verso via Savorgnana. All’interno dell’area pedonale potranno accedere i residenti con posto auto, mezzi con permessi speciali ad esempio per cantieri e traslochi, tutti i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. Si potrà parcheggiare solo utilizzando un posto auto privato oppure in area di cantiere.
La nuova Zona a Traffico Limitato incorporerà quindi anche la precedente Zona Traffico Pedonale Privilegiato e vi si potrà accedere solo con un pass che andrà richiesto alla Polizia locale. I nuovi spazi che andranno ad essere limitati al traffico veicolare generico sono: Piazza XX Settembre, comprese via Poscolle (alta) e via Battisti, via Stringher a sinistra di via Savorgnana, Piazza Venerio a sud, via Portanuova,via Erasmo Valvason, piazza San Cristoforo, vicolo Sillio, via Caiselli, via Palladio, piazzetta Petracco, dove sarà spostato il varco, a nord. Potranno richiedere il pass i residenti, gli invalidi, chi deve utilizzare il carico e scarico – negli orari stabiliti. Garantito ovviamente l’accesso ai mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, i taxi. Per fare alcuni esempi artigiani, corrieri, titolari di attività e pubblici esercizi e clienti per trasporto acquisti voluminosi potranno accedere dalle 4 alle 10.30 e dalle 15 alle 16.30, come da precedente regolamento. Potranno entrare in Ztl invece ad ogni ora i corrieri per la consegna di medicinali, gli istituti di vigilanza, gli artigiani per riparazioni urgenti, i clienti degli alberghi, i veicoli per allestimento eventi e manifestazioni.
I permessi potranno essere richiesti alla Polizia Locale tramite apposita pagina web, attualmente in fase di perfezionamento. Fino al momento della pubblicazione del sito, cittadine e cittadini potranno rivolgersi all’indirizzo mail ztludine@comune.udine.it per fare richiesta del rilascio del pass e per ricevere qualsiasi informazione sul tema.
Ai varchi di ingresso verranno successivamente installate 5 telecamere: due dove erano già collocate, in vicolo Sillio e via Manin, una verrà spostato da Piazza San Cristoforo a via Petracco angolo via Palladio. Due nuove telecamere saranno invece collocate presso gli ingressi della nuova zona sud, in via Poscolle angolo via Del Gelso e in via Savorgnana all’angolo Piazza Venerio.
Stalli per carico-scarico
All’interno della zona pedonale, com’è ora, non sono previsti stalli di sosta per mezzi generici. All’interno della Ztl invece ci saranno solamente stalli dedicati alle attività di carico e scarico, ai taxi e alle persone con disabilità. Sarà finalmente possibile quindi lavorare in sicurezza e tranquillità, rispettando le norme e anche gli altri utenti. In particolare saranno 81 i posti auto o furgone dedicati alle attività economiche. Una vera rivoluzione che consentirà un vero cambiamento. I residenti potranno parcheggiare negli stessi stalli per un massimo di 30 minuti con disco orario, sempre per attività di carico e scarico.
“E’ giusto ricordare che i parcheggi in struttura consentono di sopperire adeguatamente alle necessità dei frequentatori del centro” spiega Marchiol. “Se infatti Andreuzzi e Tribunale registrano l’84 e l’81 per cento di occupazione con una media di 35 e 56 stalli liberi, la struttura Magrini, distante 7 minuti a piedi risulta occupata di solito al 74 per cento, con una media di 154 posti liberi, e il parcheggio interrato Venerio ha mediamente liberi 80 stalli per un’occupazione del 57 per cento. Le strutture di parcheggio già presenti nel centro storico di Udine rappresentano quindi una risorsa che deve essere ulteriormente valorizzata”.
Le nuove aree scatteranno dal 2 di aprile. Sarà quindi interdetto l’accesso nella nuova area ZTL a tutti i mezzi tranne quelli autorizzati. Le telecamere però si accenderanno entro fine 2024, per fare in modo che i cittadini possano prendere confidenza con le nuove regole. Si tratta quindi di una prima fase. Il Comune sta lavorando insieme alla Regione per un potenziamento del servizio urbano di TPL. Il Comune sta già mettendo a punto una campagna informativa che sarà veicolata su sito, social, negli uffici comunali e fra gli associati delle categorie che hanno condiviso il progetto, oltre che alcuni strumenti digitali che saranno utili anche ai mezzi di informazione. Il tutto affinché si arrivi alla data individuata avendo dato le corrette informazioni a tutti gli interessati in maniera puntuale e tempestiva.
Traffico e qualità dell’aria
Alla base delle scelte dell’Amministrazione ci sono anche dati incontrovertibili sui danni dall’aumento del traffico e della qualità dell’aria. “La situazione attuale, immobile da diversi anni, non porta vantaggio a nessuno: non ai pedoni e ai ciclisti che si trovano a condividere strade tendenzialmente strette con le automobili, non ai commercianti che sono testimoni quotidianamente di posteggi abusivi sui già limitati stalli riservati alle attività di carico e scarico e nei pressi degli ingressi degli stessi esercizi e soprattutto non all’immagine e al decoro del centro storico cittadino” ancora Marchiol. “Tanto i dati sulle sanzioni emesse dalla Polizia Locale per le violazioni del codice della strada quanto quelli relativi agli incidenti avvenuti sul territorio comunale riflettono una sempre crescente esigenza di modificare le regole della viabilità cittadina. L’obiettivo di tali modifiche è rendere la strada un luogo sicuro e a disposizione di tutti”.
I dati sugli incidenti occorsi in Comune di Udine, registrati dalla polizia Locale mostrano una curva ascendente: all’aumento del 10% tra il 2021 e il 2022, con 557 sinistri a fronte dei 506 dell’anno precedente, è seguito un + 13,6% tra il 2022 e il 2023, quando gli incidenti sono arrivati a quota 633. La percentuale cresce al 17,3% se si considerano solamente gli incidenti che hanno causato danni a cose (353 lo scorso anno contro i 301 del 2022, mentre nel 2021 erano stati 268). Sempre in aumento, seppur più contenuto, gli incidenti che hanno causato lesioni alle persone: 236 nel 2021, 254 nel 2022 e 277 nel 2023.
Le violazioni del codice della strada contestate dalla Polizia Locale nel corso del 2023 sono state in tutto 41.535, di cui poco più di 31mila (il 75%) sono quelle inflitte per sosta irregolare. Anche qui i numeri sono in aumento: nel 2021 le multe di questo tipo sono state 27mila su 35.048 verbali totali, nel 2022 30.792 su 40.636 complessive. Numeri che dimostrano come, soprattutto nel centro storico dove è concentrata la maggior parte degli stalli blu, la sosta irregolare e abusiva rappresenti un problema urgente, in un contesto altrettanto impellente come la tutela delle persone che usano la strada.
L’adozione delle nuove aree pedonali e delle limitazioni al traffico non è quindi solo una scelta coerente con un’idea di città futura, ma è in linea anche con le proposte della Commissione Europea del 2022. Come evidenziato dall’ultimo report di Legambiente “Mal’Aria 2024”, i nuovi limiti previsti prevedono una sostanziale riduzione entro il 2030 della concentrazione dei principali inquinanti dell’aria, per arrivare a un inquinamento zero nel 2050. Le tre sostanze inquinanti più dannose per l’uomo sono il biossido d’azoto, il PM10 e il PM2,5. Per quanto riguarda il primo, secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, in Italia, 11.300 morti sono state attribuite a una sua esposizione eccessiva nel lungo periodo, uno dei numeri più alti in Europa. PM10 e PM2.5 sono invece due tipi di particolato, di molteplici origini tra cui la combustione che avviene nei motori delle automobili, che rimangono nell’aria per lungo tempo. Si distinguono per il diametro, caratteristica che consente la penetrazione nell’apparato respiratorio. Il particolato fine (PM 2.5) è quello che penetra a fondo nei polmoni e proprio la sua concentrazione è il parametro in cui Udine deve migliorare di più.
E’ del 25% infatti la riduzione che Udine deve attuare per rientrare nei dettami (dagli attuali 13 µg al metro cubo ai 10 µg al metro cubo richiesti), mentre è più o meno in linea con le direttive per gli altri due inquinanti, con una riduzione necessaria del 3% per il PM10 (da 21 µg al metro cubo a 20 µg al metro cubo).
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