Salute
Mense ospedaliere friulane sotto esame: troppi grassi e pochi vegetali
Uno studio dell’Università di Udine ha analizzato le mense ospedaliere friulane, rivelando squilibri nutrizionali e un alto impatto ambientale

Uno studio dell’Università di Udine ha analizzato la qualità nutrizionale e la sostenibilità dei pasti serviti negli ospedali di Palmanova, San Daniele del Friuli e Udine. I risultati evidenziano una dieta sbilanciata, con un elevato consumo di grassi e proteine animali, a discapito di fibre e vegetali. Lo studio è stato condotto dalla Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’ateneo friulano, sotto la guida di Maria Parpinel, ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica Heliyon.
Come è stata condotta la ricerca?
L’indagine si è svolta tra agosto e settembre 2022, monitorando per cinque giorni i pasti serviti nei tre ospedali. Sono stati fotografati oltre 1.200 vassoi prima e dopo il consumo, permettendo ai ricercatori di valutare le scelte alimentari dei pazienti e l’offerta proposta dalle mense.
Lo studio rientra nel progetto no-profit “Sostenibilità della ristorazione ospedaliera”, avviato nel 2022 e attualmente in corso, nato dalla collaborazione tra l’Università di Udine e l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (Asufc), coordinata da Laura Brunelli.
Pasti squilibrati e impatto ambientale elevato
L’analisi ha evidenziato due principali criticità:
- Dieta sbilanciata: pochi vegetali, un eccesso di formaggi e carne, con un conseguente alto apporto di grassi e una scarsa presenza di fibre.
- Scarsa sostenibilità: i pasti serviti nelle mense superano i limiti raccomandati dalle linee guida del progetto Su-Eatable, in particolare per quanto riguarda l’impronta di carbonio e idrica.
Solo in una delle tre mense monitorate non veniva servita carne di manzo, la più impattante dal punto di vista ambientale. In molte strutture, inoltre, non erano disponibili opzioni vegetariane o vegane, che potrebbero garantire un migliore equilibrio nutrizionale con un minore impatto sull’ambiente.
Perché è importante una dieta sostenibile?
I sistemi alimentari contribuiscono per il 30% alle emissioni globali di gas serra. Includere nelle mense ospedaliere pasti più sostenibili significa ridurre gli sprechi, limitare l’uso di alimenti ad alto impatto ambientale e offrire un’alimentazione più equilibrata ai pazienti.
Una dieta sostenibile non solo aiuta il pianeta, ma offre anche benefici per la salute, riducendo il rischio di malattie croniche legate a un consumo eccessivo di grassi e proteine animali.
Azioni per migliorare le mense ospedaliere
Sulla base dei risultati dello studio, sono stati introdotti nelle mense dei tre ospedali materiali informativi e strumenti per guidare gli utenti verso scelte alimentari più consapevoli. L’obiettivo del progetto è promuovere un intervento educativo e organizzativo, sensibilizzando sia i pazienti che gli operatori sanitari sull’importanza di un’alimentazione bilanciata e sostenibile.
L’Università di Udine e l’Asufc continueranno a collaborare per sviluppare ulteriori strategie volte a migliorare la qualità dei pasti ospedalieri e ridurre l’impatto ambientale della ristorazione sanitaria.
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