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Una OWW Udine da film horror esce ridimensionata da Bologna

Lorenzo Pegoraro

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Sherrill in azione a Bologna

BOLOGNA – L’OWW Udine torna da Bologna con un “trentello” (28 punti di passivo, per la precisione) sul groppone appioppato dalla Fortitudo che la sconfigge per 95 a 67.

Che la partita in Emilia potesse nascondere delle insidie era pur vero, ma nessuno alla vigilia si sarebbe aspettato una débacle del genere.

L’unica attenuante, se vogliamo grande, ma non sufficiente a giustificare un risultato del genere, è stata l’assenza tra i bianconeri della guardia Briscoe, fermato per un infortunio rimediato nel turno precedente contro Rimini. La mancanza dell’americano si è andata così ad aggiungere a quella, nello stesso reparto, di Vittorio Nobile ed ha privato la squadra del suo miglior marcatore e del suo migliore difensore.

Fatto la tara a tutto ciò, la prestazione dei friulani è stata al limite dell’incommentabile. A parte un primo quarto giocato sul filo dell’equilibrio (27-22) in cui entrambe le formazioni hanno segnato molto, Bologna più da tre (e sarà il leit-motiv di tutta la partita), Udine più da due, dal secondo quarto l’esito della partita ha preso decisamente la via di casa, con i secondi 10′ vinti per 34 a 15 dai padroni di casa.

In una partita in cui ai padroni di casa entrava praticamente tutto (anche due triple di tabella), l’OWW ci ha messo molto del suo con una difesa blanda che lasciava troppo spesso il tiratore dall’arco avversario libero di prendere la mira e segnare. L’ottimo 11/14 da tre punti, di cui 5/5 di Aradori, ha consentito ai padroni di casa di arrivare a 60 punti segnati già a metà partita.

E dall’altra parte, anche in attacco, l’APU lasciava molto a desiderare, continuando ad essere un insieme di solisti e non una vera squadra. Il povero Monaldi, arrivato da Scafati per dare un po’ di ordine alla manovra, sembra ancora ben lontano dal riuscire a dettare tempi e spaziature e, infatti, il gioco offensivo dei bianconeri è stato lasciato alle iniziative individuali dei singoli.

Nella ripresa la partita è stata in discesa per la Fortitudo che, nel terzo quarto, ha toccato il massimo vantaggio di 38 punti di scarto (86-48), facendo esplodere di gioia i tifosi felsinei, mentre i numerosi supporters bianconeri arrivati in Emilia masticavano amaro. Nell’ultima frazione di gioco, l’unica vinta dagli ospiti, Antonutti & co. sono riusciti a ridurre il divario, ma ormai la “frittata” era bella che fatta.

Così un deluso coach Finetti ha commentato la prestazione dei suoi a fine partita: “Potrei dilungarmi in psico-drammi e psico-tattiche, ma la verità è che abbiamo fatto schifo (l’espressione è più colorita, n.d.r.). Ringrazio i nostri tifosi che sono venuti qua in massa in questo palazzetto storico. Come si dice in Toscana, “i ceci si lavano in casa propria”, quindi con la squadra risolveremo le cose che vanno risolte. Da domani si torna in palestra per lavorare perché domenica prossima arriva Mantova”

FORTITUDO FLATS SERVICE BOLOGNA – APU OLD WILD WEST UDINE 95-67 (26-22, 60-37, 86-48)

FORTITUDO FLATS SERVICE BOLOGNA: Biordi, Bonfiglioli, Thornton 8, Aradori 21, Natalini, Barbante 9, Panni 10, Fantinelli 17, Niang, Italiano 8, Cucci 16, Davis 6. All. Luca Dalmonte.

APU OLD WILD WEST UDINE: Gentile 11 punti, Palumbo 4, Antonutti 9, Gaspardo 11, Cusin 4, Briscoe ne, Fantoma, Esposito 2, Pellegrino 6, Monaldi 3, Sherrill 17. All. Carlo Finetti.

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