Gorizia
Assestamento, per il Pd «il settore della Salute necessita di uno sforzo ulteriore»
“È indispensabile che venga riservata più attenzione e una priorità maggiore al pubblico per l’abbattimento delle liste d’attesa”

FVG – “Per la situazione in cui versa la sanità regionale e a fronte delle enormi risorse finanziarie disponibili per il prossimo Assestamento di bilancio, riteniamo sia necessario e doveroso fare di più di quello che la Giunta Fedriga prevede, aumentando le risorse e rendendole disponibili subito per dare una fondamentale risposta a operatori e cittadini, oltre a chiarire una scelta di campo a favore del sistema pubblico”. Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Pd Roberto Cosolini, Manuela Celotti, Nicola Conficoni, Laura Fasiolo, Enzo Martines e Andrea Carli a margine dell’illustrazione delle parti di competenza del disegno di legge sull’Assestamento di bilancio 2023-25 in III Commissione consiliare. “La preoccupazione che tutto il Pd esprime – continuano i consiglieri – riguarda l’insufficienza di quanto si stanzia con questa manovra, rispetto a quello di cui in realtà la sanità ha bisogno e che si potrebbe stanziare. È indispensabile che venga riservata più attenzione e una priorità maggiore al pubblico per l’abbattimento delle liste d’attesa e che i piani presentati dalle aziende per contrastarle presentino obiettivi anche con innovazioni gestionali che poi possano essere valutati”.
Secondo i dem, inoltre, “è necessario rilanciare la pianificazione zonale in ambito sociale: assistiamo, infatti, a una recrudescenza dei fenomeni di povertà ed esclusione sociale e per questo dobbiamo dare risposte alla fascia di popolazione non autosufficiente. La risposta, quindi, non può che ricercarsi nell’integrazione tra politiche sanitarie e sociali”.
“Infine – conclude Cosolini – è necessario un salto di qualità che trasversalmente non è mai stato fatto in Friuli Venezia Giulia: al di là della spesa, è importante accentuare la qualità del controllo di quest’ultima, dove assume un ruolo importante anche la responsabilità dei manager ai quali competono le scelte, accanto all’azione svolta dalla politica”.

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