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Cronaca & Attualità

Udine ha festeggiato i 100 anni della Medaglia d’oro Paola Del Din

Al culmine della cerimonia il comandante delle forze alpine Ignazio Gamba ha nominato la Medaglia d’oro “Alpina Onoraria” e le ha fatto dono del cappello alpino

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UDINE – La città di Udine insieme alla Brigata Alpina “Julia” ha voluto festeggiare il centenario di Paola Del Din. La combattente e simbolo della Resistenza, Medaglia d’oro al valor militare, ha infatti compiuto 100 anni il 22 settembre. Sotto la Loggia del Lionello in Comune a Udine sono state moltissime le persone che hanno voluto renderle omaggio in una cerimonia a cui hanno partecipato i massimi vertici delle forze alpine, con il generale di Corpo d’Armata, comandante delle truppe alpine Ignazio Gamba, il presidente nazionale dell’Associazione nazionale alpini Sebastiano Favero. In rappresentanza del Governo era presente il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il prefetto di Udine Massimo Marchesiello. A fare gli onori di casa il vice sindaco della città Alessandro Venanzi. In rappresentanza della Regione era presente l’assessore alle Finanze Barbara Zilli.
Durante la cerimonia da tutti i presenti sono state ricordati le straordinarie qualità e il coraggio dimostrato da Paola Del Din durante il periodo della Resistenza, quando fu anche la prima donna paracadutata oltre le linee nemiche. In particolare il ministro Nordio ha voluto l’onore di farsi autografare il libro di Alessandro Carlini “Nome in codice Renata. Storia di Paola Del Din, combattente della Resistenza e agente segreto”. Al culmine della cerimonia il comandante delle forze alpine Ignazio Gamba ha nominato la Medaglia d’oro “Alpina Onoraria” e le ha fatto dono del cappello alpino. Nel suo discorso, che ha chiuso l’evento, la patriota ha voluto ricordare quelli che sono i  suoi valori fondamentali: “La verità va sempre detta in ogni situazione, anche quelle istituzionali. Io peli sulla lingua non ne ho mai avuti.”
Questo il commento dell’assessore Zilli: “Paola del Din è un modello di autentico impegno vissuto nella grande umiltà. Nella sua vita ha visto tutto: la fatica, la paura, il sacrificio e la morte, ma anche la capacità di reagire e rialzarsi ed incarna quindi lo spirito della nostra gente. È lo spirito di chi indossa il cappello alpino, la divisa, quel sentimento che è sempre stato vicino a quella parte di Italia che ha visto perdere i propri cari nei campi di concentramento, in battaglia, al servizio della nazione”.

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