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L’OWW Udine perde anche gara-3 a Verona: domenica si gioca la promozione in serie A

Lorenzo Pegoraro

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Cappelletti e Walters in azione a Verona

VERONA – La Tezenis Verona vince gara-3 della finale play-off battendo l’Old Wild West Udine per 66 a 56. I veneti ora conducono nella serie per 2 a 1 e domenica avranno un match-point per risalire in serie A. E’, perciò, saltato, finora, il pronostico che vedeva l’APU favorita nella serie per il fatto di essere, in teoria, più fresca avendo giocato in semifinale due partite in meno dei veneti nonché per il vantaggio iniziale del fattore campo.

Il match di gara-3 è stato giocato sul filo dell’equilibrio solo per i primi due quarti. Dopo un inizio tragico dei friulani, che forse han pagato un pizzico di emozione, con Lacey “cazziato” al primo errore difensivo da Boniciolli e Walters che commetteva in un amen due falli, l’OWW ha preso le misure di Verona, cominciando a difendere come sa e a muovere velocemente la palla in attacco.

Le novità più ghiotte in tale frangente sono state due: Udine ha ritrovato i canestri su tiro da tre punti (6/15 nei primi 20′) nonché la sua guardia tiratrice Lacey (13 punti già nei primi 20′), entrambi latitanti nei primi due match della serie.

La ripresa dopo l’intervallo ha, invece, visto un terzo quarto pessimo per Udine che si è aperto con il 4o fallo (commesso in attacco) di Walters e si è concluso con soli 7 punti segnati dai bianconeri. La Tezenis non ha fatto nel frangente nulla di eccezionale, ma ha avuto il merito di rimanere sempre lucida e di girare la palla trovando tiri più “puliti” dai vari Caroti, Candussi e Rosselli. Boniciolli, che si è preso pure un tecnico per proteste, ha provato a variare i quintetti, giocando anche con il terzetto di “piccoli” Cappelletti-Giuri-Lacey e con il doppio lungo Walters-Pellegrino. Ma non c’è stato niente da fare: Verona è volata sul +10 (52-42) e ha mantenuto tale divario sino alla fine.

Nell’ultima frazione di gioco, i bianconeri han messo visibile impegno per ridurre il distacco dai padroni di casa, ma Lacey non ha trovato più il guizzo dei primi 20′ e la precisione al tiro dei suoi compagni ha latitato, in particolare quella di Giuri che, insieme a Pellegrino (dove è finito il centro ammirato in stagione regolare?), continua a sembrare fuori condizione. Verona, invece, sospinta dal suo pubblico (sold-out l’AGSM Forum) e con il friulano Candussi top-scorer dei suoi con 15 punti, alla fine ha potuto festeggiare il suo secondo successo consecutivo.

Domenica ultima prova d’appello per Udine che, se perde, lascerà, contro ogni pronostico, il diritto alla promozione in serie A ai veneti. Boniciolli, a fine partita, ha esternato una certa fiducia nei suoi giocatori nel ribaltare le sorti della serie finale, ma non ha celato il fatto che ci siano dei problemi: “Io ho molta fiducia in questo gruppo, abbiamo ancora una chance e non siamo ancora morti. Le valutazioni sui play-off le faremo a serie finita, anche se io ho già le mie idee su cosa abbiamo pagato e stiamo pagando in questi play-off”

TEZENIS VERONA – APU OLD WILD WEST UDINE 66-56 (16-19, 38-35, 52-42)

TEZENIS VERONA: Abobah ne, Caroti 11 punti, Casarin 7, Johnson 7, Candussi 15, Nonkovic ne, Rosselli 13, Pini 2, Anderson 6, Udom 2, Grant 3, Spanghero. All. Alessandro Ramagli.

APU OLD WILD WEST UDINE: Cappelletti 9 punti, Walters 6, Mussini 8, Pieri ne, Antonutti 2, Esposito 6, Giuri 8, Pellegrino, Italiano, Azzano ne, Lacey 15, Ebeling 2. All. Matteo Boniciolli.

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