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Gara-2 è ancora di Cantù, la serie si sposta ora a Udine

Cantù vince gara-2 delle semifinali playoff battendo Old Wild West Udine 72-66. La serie si sposta ora a Udine per gara-3, dove i bianconeri devono vincere per continuare la serie

Lorenzo Pegoraro

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Caroti impegnato contro Cantù (foto APU)
Caroti impegnato contro Cantù (foto APU)

DESIO – Cantù si aggiudica anche gara-2 delle semifinali play-off sconfiggendo l’Old Wild West Udine per 72 a 66. Come sottolineato a fine gara dal coach dei friulani Vertemati, i padroni di casa hanno avuto un approccio al match migliore di quello degli ospiti ed il vantaggio accumulato nel primo quarto è stato sostanzialmente mantenuto fino alla fine della gara.

La serie si sposta ora a Udine dove venerdì sera sarà in programma gara-3: i bianconeri in tale occasione dovranno imporsi sui lombardi per continuare la contesa e non terminare la stagione.

Ovviamente non sarà facile, nonostante l’apporto del pubblico amico chiamato a raccolta dalla società udinese. Cantù si è dimostrata finora una formazione molto quadrata, in grado di opporre una difesa fisica ed attenta per tutti e 40 i minuti di gioco e con un attacco che ha diverse frecce a sua disposizione.

Gli americani Hickey e Young sono stati finora, tutto sommato, ben contenuti da Alibegovic e compagni, però la squadra allenata da Cagnardi ha potuto contare su un Nikolic molto cresciuto rispetto ai tempi di Udine e sulle qualità dall’arco di Moraschini e Bucarelli.

Per una APU che non ha avuto ancora a disposizione il suo americano Clark, finora l’unico ad offrire prestazioni di alto livello nelle due gare è stato Alibegovic, positivo anche in gara-2 (14, punti, 4 rimbalzi, 3 assist) dopo i 20 punti di gara-1. Nel match di martedì sera, hanno ben figurato e migliorato la loro prestazione rispetto a gara-1 anche il lungo americano Cannon (16 punti e 6 rimbalzi) ed il playmaker Caroti (12 punti e 7 assist).

Troppo poco, evidentemente, per avere ragione della solida Cantù. Finora la formazione friulana non ha potuto contare sul miglior Gaspardo (discreto in gara-1, ma molto impreciso in gara-2) e sulle qualità balistiche del playmaker Monaldi, praticamente annullato dall’asfissiante marcatura canturina. Ed il “pianista” Da Ros, il tutto-fare Ikangi ed il centro De Laurentis? Troppo comprimari finora per incidere nella serie.

Se Udine vuole coltivare le sue ambizioni e dare ancora una soddisfazione al presidente Pedone (sempre presente nelle gare a Desio) ed al pubblico friulano, occorrerà che tutti i violini a disposizione di coach Vertemati suonino venerdì la loro migliore melodia.

Acqua S.Bernardo Cantù – Apu Old Wild West Udine 76-66 (23-13, 38-27, 56-45)

Acqua S.Bernardo Cantù: Stefan Nikolic 15 (4/8, 1/5), Lorenzo Bucarelli 15 (0/2, 5/7), Riccardo Moraschini 14 (0/3, 2/4), Anthony Hickey 11 (5/8, 0/2), Solomon Young 7 (2/7, 1/2), Christian Burns 7 (3/3, 0/0), Filippo Baldi rossi 4 (0/0, 1/4), Nicola Berdini 3 (0/0, 1/1), Edoardo Del cadia n.e., Luca Cesana n.e., Gabriele Tarallo n.e., Carlo Tosetti n.e.. All. Cagnardi.

Apu Old Wild West Udine: Jalen Cannon 16 (6/8, 0/0), Mirza Alibegovic 14 (2/5, 3/8), Lorenzo Caroti 12 (1/1, 2/7), Iris Ikangi 7 (2/4, 1/3), Raphael Gaspardo 4 (2/6, 0/4), Quirino De laurentiis 4 (2/3, 0/0), Gianmarco Arletti 3 (0/1, 1/1), Diego Monaldi 3 (0/0, 1/8), Matteo Da ros 3 (0/2, 1/2), Benjamin Marchiaro n.e., Marcos Delia n.e.. All. Vertemati.

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